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I CONSUMI NEL 2013: CHI SALE E CHI SCENDE

Per il 2013 l'Ufficio Studi di Confcommercio prevede per Pil e consumi un calo rispettivamente dello 0,8% e dell'1% rispettivamente

giovedì 28 febbraio 2013
Fonte: Confcommercio nazionale

Secondo le ultime stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, anche per il 2013 Pil e consumi, seppure in misura più contenuta rispetto all'anno appena terminato, avranno il segno meno, rispettivamente-0,8% e -1%. Vale la pena ricordare il calo, particolarmente pesante, della domanda interna nel 2012 (-4%) che ha implicato, a sua volta, una flessione altrettanto consistente delle importazioni (-8,0%). Andando ad analizzarele dinamiche attese delle 56 voci di spesa previste dalla classificazione Istat, le preferenze dei consumatori dovrebbero essere orientate a privilegiare quei consumi che permettono una migliore fruizione del tempo libero, sia in termini di gestione che di aumento della disponibilità, legati anche all'ICT domestico. Saranno fortemente penalizzati, invece, gli acquisti di beni e servizi legati alla mobilità ai viaggi e alle vacanze, segmenti per i quali le famiglie hanno mostrato nel 2012 una decisa tendenza al ridimensionamento facendo emergere segnali di elevata criticità anche sul versante produttivo. Nel 2013 non emergeranno segnali di discontinuità nei trend di allocazione della spesa.

Per saperne di più, leggi la notizia sul sito di Confcommercio nazionale.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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