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AMBULANTI E REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA: ACCOLTE LE ISTANZE DI FIVA VENETO

Le osservazioni della federazione sono state recepite dal Consiglio regionale nella discussione che si è tenuta il 2 maggio scorso

venerdì 03 maggio 2013
Fonte: Confcommercio Veneto
Commercio ambulante: accolte le osservazioni della Fiva-Confcommercio Veneto sulla legge che introduce l’obbligo della dichiarazione di regolarità contributiva anche per i commercianti ambulanti. Il Consiglio regionale del Veneto ne ha discusso il 2 maggio scorso approvando il provvedimento e citando il lavoro svolto da Fiva-Confcommercio Veneto a sostegno degli imprenditori del commercio che operano con correttezza.
Rispetto al testo precedente la commissione ha semplificato gli adempimenti per le imprese che richiedono l'autorizzazione a esercitare il commercio su area pubblica: al titolare sarà richiesto di dichiarare ragione sociale e numero di iscrizione all'Inps provinciale solo al momento dell'autorizzazione, spetterà poi al Comune procedere ai controlli, su base periodica o a campione. Sparisce quindi l'obbligo di presentare annualmente il Durc o l'autodichiarazione di regolarità contributiva, mentre rimangono le sanzioni: la sospensione dell'autorizzazione o addirittura la revoca, se il titolare non provvederà al pagamento dei contributi Inps e Inail entro 120 giorni.
“Siamo soddisfatti – commenta Ilario Sattin, presidente della Fiva del Veneto (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) – Il provvedimento si pone come strumento di lotta alla concorrenza sleale e all’abusivismo, fenomeni che combattiamo da tempo. Le nostre istanze, di carattere tecnico, ma con ripercussioni pratiche importanti, sono state accolte: rimane infatti la revoca della licenza dopo 120 giorni di assenza del titolare dai mercati, come previsto dalla legge in vigore, e non dopo i 180 giorni proposti . Per il resto, come detto, guardiamo con favore all'introduzione dell’obbligo della dichiarazione di regolarità contributiva allo scopo di scoraggiare la concorrenza sleale tra le imprese e di contrastare lavoro nero o irregolare e abusivismo, adeguando il Veneto alle norme già vigenti nelle regioni limitrofe come Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige e Umbria”.
Il 2 maggio in Consiglio regionale si è anche discusso delle nuove norme  in materia di commercio ambulante itinerante su aree demaniali (le spiagge), stabilendo i limiti minimi e massimi di durata dei permessi comunali.  In precedenza, per effetto della normativa Bolkestein, i carretti ambulanti (quelli che vendono gelati e bibite lungo il litorale) rischiavano di scomparire; ora invece possono continuare a esercitare sulla base di nuove norme, che prevedono un’autorizzazione stagionale con una durata dai 7 ai 12 anni.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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