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PARTENZA IN SALITA PER I SALDI, MA C’E SPAZIO PER RECUPERARE

Secondo le prime stime di Federmoda-Confcommercio Vicenza nella prima settimana c’è stata una flessione delle vendite del 5-10% rispetto al 2012

venerdì 12 luglio 2013
Matteo Garzaro, vicepresidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Matteo Garzaro, vicepresidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Basta farsi un giro nei negozi e nei centri commerciali per rendersene conto: i saldi estivi 2013 sono partiti, generalmente, a marcia ridotta. Nessuno, a dire la verità, si aspettava un andamento tanto diverso. “Quando si parte in salita, ci vuole tempo perché l’auto prenda velocità. Ed è indubbio che il cammino di questi saldi, con le difficoltà economiche delle famiglie, è tutto in salita” afferma Matteo Garzaro, vicepresidente provinciale di Federmoda-Confcommercio. Il bilancio della prima settimana, però, lascia spazio a margini di recupero: “Da un’indagine tra i colleghi emerge una flessione, in questi primi sette giorni, che va dal 5 al 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con uno scontrino medio che si attesta comunque sotto i 100 euro - continua il presidente Garzaro -. Ovvio che c’è chi è andato meglio, magari con risultati anche positivi, ma c’è anche chi è andato molto peggio. Noi rimaniamo fiduciosi per le prossime settimane; ciò che preoccupa, semmai, è che la partenza sottotono si aggiunge alle perdite nelle vendite registrate nei mesi scorsi per la flessione dei consumi e per le condizioni meteo”.
I saldi, dunque, hanno perso lo “smalto di un tempo”? Non del tutto, ma è ovvio che oggi, chi vuol risparmiare, spesso non attende le vendite di fine stagione: “Ci sono promozioni tutto l’anno – incalza Garzaro – e poi c’è lo “specchietto per le allodole” degli outlet, dove sembra, il più delle volte a torto, che tutto costi meno. Ci vorrebbero, davvero, delle regole molto più ferree per evitare che tra le pieghe delle norme si vengano a creare situazioni di concorrenza sleale”.
E a proposito di regole, è proprio di oggi la pubblicazione sul Bur (Il Bollettino Ufficiale della Regione Veneto) della delibera regionale che detta nuove disposizioni in materia di vendite straordinarie (di fine stagione, di liquidazione e promozionali). La delibera conferma le norme già in vigore e introduce solo alcuni cambiamenti formali nelle comunicazioni e nella documentazione da allegare per le vendite di liquidazione (quelle effettuate per chiusura, cessione o trasferimento dell’attività).
Il quadro normativo, dunque, è chiaro. Cambiamenti invece, sottolinea il vicepresidente di Federmoda Vicenza, sarebbero auspicabili nella filiera: “Ci vorrebbe una distribuzione più equa del rischio d’impresa tra i produttori e chi, come i commercianti, deve fare ordinativi alla cieca molti mesi prima della stagione e poi si trova a gestire l’invenduto. Su questi aspetti – sottolinea Matteo Garzaro  - stringendo ancor più le fila, il dettaglio del settore abbigliamento può davvero far sentire il proprio peso contrattuale”.
Ma, al di là delle regole di filiera, il nodo critico rimane la poca disponibilità del consumatore medio a spendere: “Da tempo chiediamo di alleggerire la pressione fiscale su imprese e famiglie lasciando più soldi in busta paga – conclude il vicepresidente di Federmoda-Confcommercio Vicenza -, e invece siamo qui a dover controbattere il possibile aumento dell’Iva. Ma è davvero così difficile capire che aumentando le tasse, tra Iva, Imu e Tares, rischiamo di far crollare un mercato interno già fermo?”. 

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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