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BENE LE DECISIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SU TARES E IMU

La presidente della Delegazione Confcommercio Angela Carli: “Dal Comune azioni concrete di sostegno per le nostre imprese”

venerdì 19 luglio 2013
Il Municipio di Asiago Il Municipio di Asiago Le imposte locali rappresentano una delle voci più pesanti nel capitolo “costi” di un’azienda. Allo stesso tempo, però, gli imprenditori si rendono conto della difficoltà delle Amministrazioni Comunali nel far quadrare i conti, perché i rubinetti dei trasferimenti centrali sono sempre più a secco e far quadrare i bilanci è difficile.
Se però amministratori pubblici e imprenditori si impegnano, qualche soluzione si riesce a trovare e uno dei casi più interessanti, in questo senso, è quanto sta avvenendo ad Asiago. “Qui non abbiamo collaborato solo a parole – spiega Angela Carli, presidente della Delegazione Confcommercio di Asiago -: noi operatori del commercio, del turismo e dei servizi ci siamo rimboccati le maniche per dare una mano all’Amministrazione, ad esempio nella promozione e realizzazione degli eventi, e il Comune, dal canto suo, ha dimostrato di capire che il terziario è una risorsa per la città e come tale va difesa e tutelata”.
L’attenzione, in questo senso, si vede anche nelle scelte fatte sul fronte della fiscalità locale. Un esempio su tutti il nuovo regolamento sulla Tares, la tassa rifiuti, dove il Comune - con una decisione trasversale che ha visto d’accordo la maggioranza guidata dal sindaco Andrea Gios e la minoranza – ha deciso di stralciare la possibilità di incrementare di 10 centesimi la maggiorazione della tariffa. In sostanza, ad Asiago si applicherà solo la maggiorazione che va allo Stato (30 centesimi di euro al metro quadro) e non vi sarà alcuna possibilità per l’Amministrazione di aggiungere una sovrattassa. “E non si tratta di una decisione di poco conto – conferma la presidente Carli – perché, soprattutto sulle grandi metrature, la “tegola” sarebbe stata pesante per molte imprese”.
Sempre a proposito di imposte locali i commercianti hanno apprezzato un’altra scelta messa in campo dall’amministrazione Gios: quella sull’Imu. “Avevamo concordato con il Comune di accettare un aumento dell’aliquota base (fissata al 4 per mille n.d.r.) di un altro 1 per mille per finanziare un fondo mirato a promuovere il turismo – spiega la presidente della Confcommercio di Asiago -. Da un calcolo effettuato le risorse sarebbero dovute arrivare a 120mila euro, una bella cifra, dunque”. Solo che poi lo Stato ha cambiato le carte in tavola aumentando l’aliquota di capannoni e alberghi al 7,6 per mille, che va tutta alle casse centrali. Applicare un altro 1 per mille a queste imprese sarebbe stato troppo penalizzante e dunque il fondo rischiava di ridursi a poco. “Invece – prosegue Angela Carli - il sindaco Gios ci ha comunicato che i 120mila euro previsti saranno mantenuti a bilancio, senza pesare ulteriormente sulle attività già penalizzate ed è una scelta che dimostra una grande attenzione sul ruolo delle nostre imprese per l’economia di Asiago”.
Un altro fronte di attenzione, poi, il Comune lo ha aperto sulla rete distributiva: in particolare sulla qualità dei negozi presenti ad Asiago dove tra insegne storiche e nuove aperture, troppo spesso, negli ultimi tempi, appaiono le dicitura outlet e Temporary Store. “Il sindaco ci ha informati che ha attivato dei controlli in questo senso - conclude la presidente della Confcommercio di Asiago - per verificare che outlet e temporary store siano realmente tali, cioè rispondano alla normativa regionale in materia”. Morale: le insegne di alcuni punti potrebbero cambiare, restituendo un’immagine più corretta e qualificante alla rete commerciale di Asiago.

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