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"TRE ANNI ESENTI DAL BOLLO AUTO PER SPINGERE IL MERCATO"

E' la richiesta fatta dal gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto all'assessore regionale all'Ambiente Conte, che risponde: "L'incentivo potrebbe rientrare nel prossimo assestamento di bilancio"

giovedì 17 aprile 2014
Il presidente del Gruppo Auto Moto-Confcommercio Veneto Giorgio Sina Il presidente del Gruppo Auto Moto-Confcommercio Veneto Giorgio Sina
Fonte: Confcommercio Veneto

Il modello è quello della Lombardia, l’intento è spingere il mercato verso la ripresa dopo anni di crisi nera che ha visto in Veneto, tra il 2009 e il 2013, un calo di vendite di autovetture del 39,4% e di fatturati intorno al 40%. Il dato pesa, anche se nei primi 3 mesi del 2014, a livello regionale, c’è stata una risalita delle immatricolazioni del 5,7%. Il Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto ha messo a punto un progetto che ora presenta alla Regione Veneto a salvaguardia dell’ambiente, delle imprese e dei posti di lavoro, che in questi 6 anni si sono notevolmente ridotti. Il disegno è stato illustrato nei giorni scorsi in conferenza stampa all’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, che ha dichiarato: “L’incentivo potrebbe rientrare nel prossimo assestamento di bilancio, prima o subito dopo l’estate; potrebbe anche avvalersi delle risorse dei fondi europei”.   
La traccia segnata dal Gruppo Auto Moto è quella di un progetto già attuato in Lombardia: esenzione dal bollo per 3 anni a partire dalla data di acquisto dell’auto.
Primo requisito, la residenza in Veneto. Dopodiché il veicolo dovrà essere acquistato entro l’anno di entrata in vigore degli incentivi e avere una delle seguenti caratteristiche: appartenere alla categoria n1 (veicoli per il trasporto di merci con massa massima sotto le 3 tonnellate e mezza) con alimentazione benzina/gpl o benzina/metano; ibrida (benzina/elettrica); a benzina Euro 5 o superiore; a gasolio Euro 6.
Il veicolo da rottamare dovrà essere un veicolo per il trasporto di merci con massa inferiore alle 3 tonnellate e mezza oppure un’automobile (M1) di classe Euro 0 benzina o diesel, oppure Euro 1, Euro 2 (Euro 3 diesel). In Lombardia l’esenzione dal bollo, a fronte della rottamazione di un’auto vecchia e inquinante e dell’acquisto di una vettura Euro 5/6, vale per gli anni 2014,2015 e 2016; in Friuli, a fronte dello stesso cambio vecchio/nuovo, si gode invece di un’agevolazione fissa di 1.000 euro.

“Vogliamo dimostrare che si possano coniugare obiettivi diversi per il bene dell’ambiente, della  sicurezza e del tessuto socio economico regionale – dichiara il presidente del Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto Giorgio Sina - Partendo dal fatto che anche il Veneto si posiziona tra le ultime regioni italiane sulla modernità del parco circolante e conseguenti classi di inquinamento, dotazioni di sicurezza ed economia di esercizio, riteniamo che un sostegno (anche di modesta entità e di limitata accessibilità) potrebbe garantire benefici per il settore e per la cittadinanza”.
In Veneto circolano infatti ancora moltissime auto ad alto tasso d’inquinamento: 1.502.707 appartengono ancora alle categorie Euro 0, Euro 1 Euro 2 ed Euro 3, mentre 1.466.348 rientrano nelle classi Euro 4, 5 e 6. Di quest’ultima categoria, la meno inquinante, nella nostra regione circolano soltanto 847 autovetture. L’invecchiamento del nostro parco auto costa sotto il profilo della sicurezza, ma anche sul piano ambientale. Se consideriamo infatti che le emissioni delle vetture a gasolio di classe Euro 1 equivalgono a quelle di 18 vetture Euro 5, e di vetture ‘venete’ a gasolio euro 1 ne circolano 13.857, possiamo ben renderci conto del danno atmosferico che si potrebbe, e si dovrebbe, evitare.

Sul fronte della sicurezza, c’è da notare che ancora il 30% delle vetture in Veneto non è equipaggiato con air bag frontali, e oltre il 50% non ha l’Abs. I dati confermano come i sistemi di protezione individuale e la sicurezza attiva delle nuove tecnologie (ABS – ESP – AIR BAG) si siano rivelati determinanti nella riduzione della mortalità. Rispetto al 2001, questa riduzione è passata gradualmente da -1,6% nel 2002 a -48,6% nel 2012.
Il progetto presentato alla Regione dal Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto consentirebbe di mantenere l’occupazione nel settore delle vendite, di ridurre l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, di recuperare parte del calo del fatturato e di pianificare nuovi investimenti  in beni e strategie competitive.

Per tutto il 2013 il settore dell’auto in Veneto ha registrato un ulteriore calo rispetto agli anni passati. Secondo i dati Unrae, le  immatricolazioni nel 2013 hanno segnato, rispetto al 2012, un calo del 7,09%. La provincia che ha perso di più è stata quella di Verona, con un -10,60%, seguita da Treviso (-7,13%), Padova (-6,06%), Vicenza (-6,03%), Rovigo (-6%), Venezia (-5,68%). Quella che ha perso meno è stata la provincia di Belluno, con un -2,28%. 

Il ricorso alla cassa integrazione in deroga per il settore auto, comprese le imprese che fanno manutenzione, nel 2013 è raddoppiato rispetto all’anno precedente. In particolare, le ore autorizzate nel 2011 erano 469.451, passate nel 2012 a 893.384, e nel 2013 a 1.504.599.

“Il calo nelle vendite di auto registrato dal 2009 al 2013 dà la misura di quanto la crisi si sia abbattuta su questo settore – aggiunge il segretario generale di Confcommercio Veneto Eugenio Gattolin – Non lasciamoci ingannare dal dato positivo registrato da gennaio a marzo 2014 perché sta avvenendo a fronte di un calo ben più consistente registrato negli ultimi 5 anni”.
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ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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