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L'INPS SBLOCCA I PAGAMENTI DEGLI INDENNIZZI

Torna operativo l'ammortizzatore sociale a favore di chi chiude l'attività ma non ha ancora l'età per la pensione. Assistenza dal Patronato 50&Più per la domanda

martedì 03 giugno 2014
Fonte: 50&PIU' NAZIONALE

L'Inps sblocca i pagamenti e riapre i termini delle domande di indennizzo per chi ha chiuso l'attività commerciale. A portare la buona notizia il messaggio n° 4832 deòll’Inps, che riapre i termini della presentazione della domanda e rimette in pagamento gli indennizzi sospesi previo riesame e con il riconoscimento degli arretrati.
Si tratta del ripristino di un diritto acquisito e che per di più non grava sulle casse dello Stato. Infatti la prestazione è  finanziata con una maggiorazione contributiva dello 0,09% che i commercianti in attività versano all'Inps. Quando l'attività per varie ragioni cessa prima del raggiungimento dell'età pensionabile, l'esercente può far domanda dell'indennizzo. Un ammortizzatore sociale autofinanziato ed estremamente importante in questi tempi di crisi dove molti negozi sono costretti a chiudere.
L'uscita dall'impasse che si era creata è stata accolta molto positivamente da 50&Più che, insieme a Confcommercio, ha inviato numerosi solleciti all'Inps per un pronunciamento favorevole sulla vicenda.
L'accesso alla prestazione introdotta dal decreto legislativo n. 207 del 1996 prevede il diritto all'indennizzo per cessazione dell'attività commerciale all'età di 57 anni per le donne e 62 anni per gli uomini. Si tratta di una prestazione che accompagna alla pensione chi non dispone più di un reddito dalla propria attività. Ma le nuove età pensionabili introdotte dalla Riforma Fornero avevano di fatto bloccato l'indennizzo e nemmeno la riapertura dei termini prevista dalla Legge di Stabilità del 27 dicembre 2013 aveva  risolto la situazione. Mancava l'ultimo tassello, l'intervento dell'Inps sentiti i ministeri competenti, che ora finalmente è arrivato.

Chi può fare domanda
La riapertura dei termini della presentazione della domanda riguarda:
a) coloro che hanno maturato i requisiti anagrafici (57 anni per le donne e 62 anni per gli uomini) e che hanno cessato o cesseranno l'attività entro il 31 dicembre 2016;
b) coloro che avevano maturato i requisiti per il diritto alla prestazione  nel periodo 1° gennaio 2009 – 31 dicembre 2011, ma non avevano inviato la relativa domanda, oppure la domanda era stata rigettata perché presentata oltre il termine ultimo del 31 gennaio 2012.

Le domande possono essere inoltrate fino al 31 gennaio 2017. La decorrenza dell'indennizzo è fissata entro il primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della  domanda e non può essere antecedente al 1° febbraio 2014.

Scadenza degli indennizzi
L'erogazione della prestazione terminerà al raggiungimento delle seguenti età pensionabili introdotte dalla Riforma Fornero, seguendo le tabelle qui riportate.

- per le lavoratrici iscritte alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi

 

*Requisito adeguato alla speranza di vita (D.M. 6 dicembre 2011).
** Requisito da adeguare.

- per i lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi

 

*Requisito adeguato alla speranza di vita (D.M. 6 dicembre 2011).
** Requisito da adeguare.


Proroga degli indennizzi
Gli indennizzi sospesi per il raggiungimento dei titolari dell'età massima di 61 anni e 6 mesi per le donne e di 66 anni e 6 mesi per gli uomini, saranno prorogati d'ufficio dall'Inps attraverso il riesame delle posizione sospesa con il riconoscimento degli interessi a partire dalla sospensione. Gli indennizzi saranno prorogati fino a quando i beneficiari non raggiungeranno le nuove età pensionabili previste dalla Riforma Fornero.

Prorogati fino alla data di decorrenza della pensione di vecchiaia gli indennizzi concessi dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 e che erano in pagamento fino al 31 dicembre 2011. Requisito indispensabile per il riconoscimento della proroga è che il titolare dell'indennizzo sia in possesso, nel mese di compimento dell'età pensionabile, anche del requisito contributivo minimo richiesto per conseguire la pensione di vecchiaia.

Tutti coloro che fossero interessati alla concessione o alla proroga dell'indennizzo possono rivolgersi agli uffici del patronato 50&Più Enasco (nella sede  di via Faccio n. 38 a Vicenza o in quelle provinciali) che fornirà gratuitamente tutta l'assistenza necessaria.


ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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