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IL FISCO VA A CACCIA DEI "PESCI GROSSI"

L'Agenzia delle Entrate ha elaborato un nuovo piano antievasione che punta a contrastare soprattutto "le frodi più insidiose" e "i casi di evasione più gravi"

lunedì 11 agosto 2014
Fonte: Confcommercio Nazionale

Nuovo piano antievasione fiscale dell'Agenzia delle entrate, che punta a contrastare soprattutto "le frodi più insidiose" e "i casi di evasione più gravi", con l'obiettivo "di individuare i comportamenti più pericolosi tralasciando i controlli meno rilevanti per importi o sostenibilità". Saranno invece abbandonate "le contestazioni esclusivamente formali dando centralità al contraddittorio, che consente la partecipazione del cittadino sottoposto a controllo sia in sede istruttoria sia nella fase di definizione della pretesa". Con una circolare, infatti, l'agenzia fiscale "presenta la strategia per la prevenzione e il contrasto all'evasione, chiedendo agli uffici di orientare l'azione di controllo alla massima correttezza e proporzionalità, in un contesto di leale collaborazione e buona fede. Tutti i controlli devono basarsi su approfondite analisi del rischio 'tarate' in base alle tipologie dei contribuenti". Per i grandi contribuenti, quelli con un volume d'affari sopra i 100 milioni, l'Agenzia delle entrate "punta l'attenzione sui fenomeni di reale evasione, come per esempio la delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità più favorevole e la pianificazione fiscale aggressiva". Sempre per i big, "continua la sperimentazione del regime di adempimento collaborativo. Si accelera, quindi, sulle frodi che possono avere una forte ricaduta sulla competitività e nascondono fenomeni di corruzione: dalle false lettere d'intento alle compensazioni di crediti erariali inesistenti". "Grande cautela - aggiunge l'agenzia fiscale - per gli accertamenti basati su presunzioni. Le indagini finanziarie devono essere usate evitando richieste di dettaglio su importi poco rilevanti e chiaramente riferibili alle normali spese personali o familiari. Il redditometro scatta soltanto nei confronti di coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e spese sostenute".

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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