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LA TASSAZIONE DEGLI IMMOBILI PENALIZZA IL MERCATO

Serafino Magistro, presidente della Fimaa Confcommercio di Vicenza: "Dal 2011 al 2014 tasse più che raddoppiate". Il comparto registra qualche segnale di ripresa

mercoledì 04 marzo 2015
Serafino Magistro, presidente di Fimaa Confcommercio Vicenza Serafino Magistro, presidente di Fimaa Confcommercio Vicenza

Secondo una recente ricerca del Centro Studi Confcommercio, nel 2014 lo Stato italiano ha incassato 31,88 miliardi di tasse sugli immobili, il 14,7% in più rispetto al 2013 e  il 115,4% in più di quanto gli italiani proprietari di immobili avevano versato nel 2011. Insomma le tasse sugli immobili, dall’ICI all’IMU, dalle varie TASI, TARSU,TARES fino alla TARI  sono più che raddoppiate negli ultimi tre anni e questa escalation della fiscalità  sui fabbricati non ha certo giovato al settore immobiliare, già provato dal calo evidente delle compravendite, a seguito della generalizzata crisi economica. Se infatti nel 2011 il totale dei passaggi di proprietà di immobili residenziali in provincia di Vicenza erano poco sopra gli 8.000 (NTN - Agenzia delle Entrate),  nel 2012 sono passati a 5.844 (-27,68% rispetto all’anno precedente, a 5. 563 nel 2013 (- 4,8%) fino ad arrivare a registrare nei primi due trimestri del 2014,  2.697 cambi di proprietà.     
“Il nostro settore ha risentito moltissimo della crisi – commenta Serafino Magistro, presidente della FIMAA (Federazione Italiana Mediatori  Agenti) - Confcommercio di Vicenza, l’associazione che in provincia conta circa 350 agenzie immobiliari, per un totale di oltre 600 addetti -. L’anno più critico è stato il 2012, poiché oltre alla crisi generalizzata, il settore ha dovuto fare i conti con il passaggio dall’ICI all’IMU, che ha più che raddoppiato la tassazione sugli immobili, dopodiché la situazione non è cambiata di molto, rimanendo non certo favorevole per il nostro settore. La pressione fiscale è il fattore che più condiziona negativamente le scelte di investimenti e di risparmio, e a quanto pare per l’anno in corso non sembra per nulla destinata a diminuire”.
La tassazione delle proprietà immobiliari potrebbe però ulteriormente cambiare se prendesse forma la riforma del catasto, che rientra tra quelle annunciate dal governo Renzi. Nel caso, verrebbero modificate le attuali tipologie catastali, rimettendo ordine ad una classificazione ormai datata che, ad esempio, attribuisce ancora valore di “casa popolare” a un grande appartamento in zona centrale, nonostante nel frattempo lo sviluppo delle città abbia inglobato nel centro le vie un tempo periferiche. “Al momento non si sa se, e come, andrà in porto questa riforma – dice il presidente della FIMAA di Vicenza -. Ciò che ci auguriamo è comunque una fiscalità più giusta e trasparente. Per il rilancio del settore immobiliare è infatti necessario che il Governo restituisca equità e coerenza al sistema di tassazione degli immobili, e la riforma del catasto potrebbe essere un buon punto di partenza”.
Nel frattempo, sembra che qualcosa di positivo per il settore si stia comunque muovendo: “Confermo che in questi primi mesi dell’anno anche il nostro comparto sta registrando un piccolo segnale di risveglio - dice Magistro, che però smorza subito l’entusiasmo. “E’ prematuro dire che il peggio sia passato, ma nella nostra provincia vi è maggiore interesse all’acquisto di un immobile rispetto qualche mese fa. Credo si spieghi con il fatto che, nonostante tutto “il mattone” rimanga un investimento solido, l’unico che nel lungo periodo tutela maggiormente i risparmi degli italiani”.
Rimanendo nell’ambito Vicentino, pare sia la qualità dell’immobile uno dei fattori che più influenzano l’acquisto. “Sicuramente vi è da parte dei Vicentini maggiore attenzione alla tipologia dei materiali presenti nell’abitazione – conferma Magistro -, nel senso che più naturali sono meglio è, ma vi sono altre caratteristiche che spingono favorevolmente a comprare una nuova casa; ad esempio, la presenza di un giardino di proprietà, anche se non di grandi dimensioni, la disponibilità di doppi servizi, la zona centrale. Resta il fatto che il fattore che più conta rimane il prezzo dell’immobile, ma se si pretende qualità, scordiamoci l’acquisto a prezzi stracciati.  Attualmente  - continua il presidente provinciale della FIMAA - si possono fare degli ottimi affari, soprattutto se si ha intenzione di ristrutturare. In questo caso, oltre ai servizi di intermediazione immobiliare, molte nostre agenzia seguono il cliente anche nella fase di ammodernamento del fabbricato,  affiancando professionisti che riescono a ridare una veste attuale e funzionale anche ad un immobile poco  attraente “.      


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