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JOBS ACT: SCATTA L'ORA DELLE "TUTELE CRESCENTI"

Il 7 marzo, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei primi due decreti attuativi, ha debuttato il nuovo contratto a tempo indeterminato

lunedì 09 marzo 2015

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei primi due decreti attuativi del Jobs act, debutta il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, operativo dal 7 marzo per i neoassunti. Vediamo in sintesi i principali punti del provvedimento, non prima di aver ricordato che Confcommercio di Vicenza sta organizzando una serie di incontri informativi sul territorio. Il prossimo in programma è il 17 marzo, alle ore 15.00, nella sede mandamentale di Marostica, mentre ad aprile verranno organizzati incontri nella sede provinciale di Vicenza e nelle mandamentali di Valdagno e Schio.

 

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI, ADDIO REINTEGRO NEOASSUNTI
Per  i nuovi assunti il reintegro nel posto di lavoro resta solo in caso di licenziamento nullo o discriminatorio e nei casi di licenziamento disciplinare nel quale il giudice riconosca che il fatto materiale contestato "non sussista". Negli altri casi ingiustificati e nei licenziamenti economici la tutela è rappresentata da un indennizzo economico "certo e crescente" con l'anzianità di servizio (due mensilità ogni anno di servizio con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mensilità). Per le piccole imprese restano le regole attuali (l'indennizzo cresce di una mensilità per anno di servizio con un minimo di 2 ed un massimo di 6 mensilità).
Il nuovo regime di tutela in caso di licenziamento illegittimo introdotto dal Jobs Act riguarda solo le nuove assunzioni, mentre per i rapporti di lavoro già in essere al 7 marzo 2015 viene applicato il vecchio regime.


Ricordiamo inoltre che, in base alle nuove disposizioni contenute nella Legge di Stabilità (L. 190/2014), il datore di lavoro può accedere allo sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato previste per il 2015, per le quali è possibile ottenere la decontribuzione totale per i primi 36 mesi di lavoro. 


INDENNIZZO MONETARIO ANCHE PER LICENZIAMENTI COLLETTIVI.
Il regime dell'indennizzo monetario vale anche per i licenziamenti collettivi in caso di violazione delle procedure e dei criteri di scelta sui lavoratori da licenziare (da 4 a 24 mensilità).


ARRIVA NASPI, NUOVA ASSICURAZIONE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE.
L'acronimo sta per Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego. Varrà dal primo maggio. Chi perde il lavoro e ha almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni avrà diritto ad un sussidio pari alla metà delle settimane per le quali si sono versati contributi. La durata massima potrà arrivare a 24 mesi nel 2015 e nel 2016; 18 mesi poi nel 2017. Il sussidio è commisurato alla retribuzione ma non può superare i 1.300 euro mensili, dopo i primi 4 mesi diminuisce del 3% al mese, ed è condizionato alla partecipazione del disoccupato a iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale.


IN 2015 ANCHE LA DIS-COLL, PER I COLLABORATORI.
In attesa del riordino delle forme contrattuali, si introduce in via sperimentale per il 2015 un trattamento di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi e anche a progetto (iscritti alla gestione separata dell'Inps): presuppone tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal primo gennaio dell'anno precedente la disoccupazione. La durata dell'indennità non può superare i 6 mesi e anche in questo caso è condizionata alla partecipazione ad iniziative di politiche attive.


ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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