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MASTER DELLA CUCINA ITALIANA: CONCLUSA CON SUCCESSO L'EDIZIONE 2015

I 22 allievi affronteranno ora un tirocinio in alcuni dei più prestigiosi ristoranti italiani. Il corso 2016 inizierà il 18 gennaio

giovedì 09 luglio 2015
Gli allievi con il Comitato scientifico e lo staff del Master 2015 Gli allievi con il Comitato scientifico e lo staff del Master 2015

“Bisogna cercare la purezza degli elementi e l’esaltazione della materia e per far questo ci vogliono idee e cuore”. E ancora: “L’umiltà trasformerà la paura di sbagliare in passione e gioia. E questo farà la grandezza di un piatto”. Sono queste alcune delle riflessioni che il medico nutrizionista Mauro Defendente Febbrari, esperto di primo piano nel panorama della gastronomia, per anni amico e collaboratore di Luigi Veronelli, ha rivolto ai 22 allievi del Master della Cucina Italiana 2015, durante la sua lectio magistralis, dal titolo "Il sapore nascosto del cibo, metafora della vita": Un approfondimento di grande pathos, com’è nello stile di Defendente Febbrari, che ha concluso il percorso di studi 2015 regalando momenti di vera emozione. Come quando ha esortato gli allievi a conservare la luce negli occhi, perché ha affermato: “Chi non ha luce in viso non diventerà mai una stella”.
Un finale in crescendo, quindi, per questo particolare corso di eccellenza di cucina iniziato il 3 febbraio scorso e che, per il terzo anno consecutivo, ha formato giovani cuochi “dalle menti aperte”. Cinque mesi tra pratica e teoria, sotto la guida dello chef Marco Perez, in un susseguirsi ininterrotto di giornate in cucina con i più importanti chef d’Italia e di lezioni in aula con affermati professionisti ed esperti di enogastronomia.
Ora per questi ragazzi si apre una nuova fase, che li porterà fra qualche settimana in alcuni dei più prestigiosi ristoranti italiani per il tirocinio di 4 mesi, previsto a completamento del corso. Avranno così la possibilità di mettere alla prova quanto appreso presso le cucine e le aule del Centro Formazione Esac-Confcommercio di Creazzo (VI). Una “verifica” dove non conterà solo il livello tecnico raggiunto, ma soprattutto il fatto di essere pronti a cogliere il pensiero che ispira e guida ogni espressione gastronomica. Non a caso, infatti, il Master della Cucina Italiana si è sempre proposto come un percorso originale rispetto ad altre scuola di cucina, per avere come obiettivo primario quello di “elevare il pensiero” dei futuri chef, oltre ovviamente la loro preparazione tecnica. Una caratteristica questa che può definirsi la sintesi di questo progetto voluto: Sergio Rebecca (presidente di Esac Spa), Massimiliano Alajmo (chef), Raffaele Alajmo (Ceo di Alajmo Spa) e Mauro Defendente Febbrari, medico nutrizionista, che compongono il Comitato Scientifico del Master. Le lezioni sono un mix di cucina, pasticceria, sommellerie, materie scientifiche, manageriali, artistiche, approfondimenti sulle materie prime, visite aziendali e “contaminazioni culturali”, che mirano a formare la personalità degli chef di domani, superando abitudini e comportamenti consolidati. Al Master della Cucina Italiana 2015 sono stati ben 45 i docenti che si sono alternati durante i 5 mesi del corso, condividendo il proprio patrimonio di idee ed esperienze. Un confronto che ha certamente influito non solo sulla formazione pratica, ma anche culturale e umana dei 22 allievi (6 donne e 16 uomini), provenienti in parte dall’Italia (Veneto, Lombardia, Lazio, Toscana, Alto Adige, Abruzzo, Sicilia) e altri con radici estere (Corea del Sud, Capo Verde, Romania, Brasile, Albania). Tra loro anche i due neo diplomati degli istituti alberghieri veneti che sono stati selezionati attraverso l’iniziativa “Chef Talent” e che hanno partecipato al Master della Cucina Italiana grazie alle borse di studio finanziate da Banca Popolare di Vicenza e Fipe-Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). La progressione tecnica e culturale degli allievi del Master è stata certificata dal “Bilancio delle Competenze” consegnato dal Comitato Scientifico a ciascun allievo, nel corso della cerimonia di chiusura, un documento che costituisce non tanto un punto di arrivo, bensì un punto di partenza nel percorso professionale di ognuno. Invece, come per l’edizione precedente, gli allievi riceveranno l’Attestato di Partecipazione al Master della Cucina italiana 2015 solo dopo aver concluso il periodo di tirocinio.  Nel frattempo il programma 2016 del Master della Cucina Italiana sta acquisendo gli ultimi dettagli organizzativi, confermando la formula e le modalità. Le iscrizioni alla quarta edizione del corso, che inizierà il 18 gennaio 2016, sono già aperte e la scheda di candidatura per accedere alle selezioni è scaricabile sul sito www.mastercucinaitaliana.it  Ma sono molti coloro che seguono il Master della Cucina Italiana anche attraverso i social media: infatti, sono oltre 24mila i fan della pagina Facebook e ben 25mila le visualizzazioni dei vari video pubblicati su Youtube. 

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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