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VENETO, CONFERMATA LA CEDOLA PER I LIBRI DI TESTO

Le nuove disposizioni valgono per tutti i Comuni, fatte salve le procedure già in atto. Le famiglie tornano nelle librerie e cartolerie

martedì 05 luglio 2016
Fonte: Confcommercio Veneto

Libri di testo, dal prossimo anno si cambia: le famiglie potranno ritirarli con la cedola nelle librerie della propria città. La Regione Veneto, infatti, ha appena pubblicato nel Bur le nuove disposizioni in materia, valide per tutti i comuni.
Secondo le nuove norme – fatte salve le procedure già in atto per l’anno scolastico 2016/2017 – La fornitura gratuita dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola primaria avverrà attraverso il canale delle librerie in tutti i comuni del territorio regionale con lo strumento della cedola. Veneto e Lombardia sono per ora le uniche due regioni in Italia dove si è reintrodotta la formula della cedola, che garantisce la libera scelta del fornitore da parte delle famiglie stesse.
In precedenza, invece, in diversi comuni, tra i quali alcuni capoluoghi, il fornitore veniva scelto dalle stesse amministrazioni comunali attraverso un bando di gara. In quei casi, il servizio di distribuzione dei testi veniva concentrato nelle mani di un unico soggetto, spesso proveniente da fuori regione, con il conseguente depauperamento dei punti vendita presenti in quei territori, anche in termini di incentivo alla frequentazione delle librerie da parte dei cittadini. 
Soddisfatta l’ALI-Confcommercio del Veneto, l’Associazione dei librai indipendenti della nostra regione, che aveva sollecitato un ‘cambio di rotta’ per consentire a tutte le librerie di consegnare i testi scolastici e alle famiglie di scegliere in quale punto vendita ritirarli. 
“Con il ritorno alla cedola per i testi delle scuole elementari – spiega l’Associazione che fa capo a Confcommercio Veneto – in tutto il territorio regionale ci sarà un’unica regola valida per tutti. Sono le famiglie le depositarie in ultima istanza delle somme per l'acquisto dei libri per le elementari erogate dallo Stato per il tramite dei Comuni.  La norma mette un freno alla deriva appaltista che vedeva coinvolto un numero crescente di Comuni anche di grandi dimensioni”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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