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SECONDO L'ISTAT VENDITE AL DETTAGLIO AVANTI PIANO

A maggio +0,3% in valore e +0,2% in volume rispetto al mese precedente. Su base annua c'è un calo sia in valore (-1,3%), sia in volume (-1,8%)

martedì 26 luglio 2016
Fonte: Confcommercio Nazionale

In base ai recenti dati diffusi dall'ISTAT aumentano le vendite al dettaglio a maggio rispetto al mese precedente: l'Istat segnala che è stato infatti registrato un incremento congiunturale dello 0,3% in valore e dello 0,2% in volume. Le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume; quelle non alimentari crescono dello 0,3% sia in valore sia in volume. Nella media del trimestre marzo-maggio 2016, l'indice complessivo delle vendite al dettaglio in valore registra un calo congiunturale dello 0,3%. L'indice in volume diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
Rispetto a maggio 2015, quindi su base annua, le vendite invece diminuiscono complessivamente sia in valore (-1,3%), sia in volume (-1,8%). Il calo più sostenuto si rileva per i prodotti alimentari: -1,8% in valore e -2% in volume. Sempre su base annua, per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano andamenti negativi in quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione dei prodotti farmaceutici (+2%) e altri prodotti (gioiellerie, orologerie) (+0,2%). Le variazioni negative più marcate si rilevano per i gruppi calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,2%) e giochi, giocattoli, sport e campeggio (-2,8%). Rispetto a maggio 2015, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce sia nelle imprese che operano nella grande distribuzione sia in quelle operanti su piccole superfici: rispettivamente -1,7% e -1%.

Confcommercio: "consumi deboli, ripresa ancora lontana"

"Il dato segnala, per il secondo mese consecutivo, un modesto miglioramento congiunturale della domanda di beni da parte delle famiglie sia in valore sia in volume. Considerando che nella prima parte del 2016 la spesa delle famiglie si è indirizzata prevalentemente sull'acquisto di mezzi di trasporto e su alcuni settori dei servizi, voci non ricomprese nell'indice delle vendite al dettaglio, il bimestre aprile-maggio fornisce segnali complessivamente positivi ancorché molto deboli.
Resta, dunque ancora aperta la questione di una ripresa statistica che non si traduce in crescita diffusa e robusta, aggravata da elementi internazionali che aggiungono incertezza e comprimono i piani di spesa delle famiglie, riducendone pericolosamente la propensione al consumo": questo il commento di Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi dall'Istat.

 

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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