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SERGIO REBECCA: "IL RISULTATO DEL REFERENDUM FOTOGRAFA IL DISAGIO DEL CETO MEDIO"

Il presidente di Confcommercio Vicenza analizza il voto: "Il quesito referendario si è trasformato nell'occasione per esprimere un giudizio politico"

martedì 06 dicembre 2016
Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza

“E’ accaduto quanto non doveva accadere, ma è accaduto anche quanto era, forse, prevedibile”. Così Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, commenta i risultati del Referendum Costituzionale di domenica. “Il quesito referendario– continua Rebecca - è stato l’occasione per esprimere una valutazione politica, snaturando il significato di una consultazione che doveva rimanere sul terreno della riforma costituzionale: evidentemente qualcuno ha fatto i conti senza l’oste”. Secondo il presidente Rebecca, “a far pendere l’ago della bilancia verso il “No” è stato soprattutto il ceto medio, il più colpito dalla situazione di stallo dell’economia e il più preoccupato per la mancanza di prospettive di crescita a breve. Non a caso Confcommercio, la cui base associativa è fortemente costituita dal ceto medio, aveva visto lungo, lasciando totale libertà di coscienza nel voto referendario”. A confermare il presidente di Confcommercio Vicenza in questa lettura, “sia la grande affluenza alle urne, che dimostra, appunto, l’ampia partecipazione del ceto medio alla consultazione referendaria; sia il risultato di una provincia rappresentativa come Vicenza, che risulta essere la prima in Veneto per percentuale di voti a favore del No. Fa comunque pensare – prosegue l’analisi di Sergio Rebecca -  che a muovere milioni di italiani sia stata soprattutto la volontà di esprimere il proprio disagio diffuso, scaturito probabilmente anche dalla stagnazione economica che ancora stiamo vivendo”.
“Ora – conclude il presidente di Confcommercio Vicenza -  si apre uno scenario di grande incertezza, in cui le forze politiche in campo devono accelerare i tempi e “trovare la quadra” per una legge elettorale in grado di dare stabilità al Paese. Dopo le divisioni del referendum ora serve coesione. Non sarà facile trovarla, il compito del Capo dello Stato Sergio Mattarella sarà certamente impegnativo”.

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