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UN PERCORSO TRA CIBO E CULTURA, CON FERNANDO RIGON FORTE

Primo incontro "Dalla Terra alla Mensa" il 27 gennaio, ore 17.30 all'Università del Gusto. Evento gratuito, con iscrizione al sito www.universitadelgustovicenza.it

giovedì 12 gennaio 2017

L’arte che celebra la terra, la tavola e il cibo. Un autentico viaggio tra sensi e cultura che avrà una guida d’eccezione: lo storico dell’arte Fernando Rigon Forte, una delle voci più autorevoli e più aggiornate nel panorama italiano dell’iconografia.
La nuova iniziativa organizzata dall’Università del Gusto di Creazzo (struttura formativa food di Con¬fcommercio Vicenza) e Biblioteca Internazionale La Vigna si intitola, non a caso, “L’Arte a Tavola”: due conferenze gratuite e aperte a tutti (previa iscrizione sul sito universitadelgustovicenza.it) nelle quali seguire il percorso dell’alimentazione – dal lavoro dei campi alla mensa – attraverso straordinarie immagini, frutto di un’attenta ricerca iconografica sul tema.
Il primo dei due appuntamenti, che si terranno tutti alle ore 17.30 all’Università del Gusto di Creazzo (Via Piazzon 40), è fissato per venerdì 27 gennaio 2017.
“Dalla Terra alla Mensa”, questo il titolo della conferenza, approfondirà gli aspetti dell’arte antica raffiguranti “le opere e i giorni” dell’uomo che coltiva, che produce, che raccoglie. Da un lato, dunque, come spiega il professor Fernando Rigon Forte, “la terra, il “fondamento” stesso della Natura, madre e matrigna. La Terra non come pianeta vagante nel cosmo, ma come grembo di generazione e nutrimento, su cui l’uomo poggia e si sostiene”. Dall’altro la mensa, “intesa nella sua complessità di tavola, di imbandigione, di convitati in una coralità concorde e solidale nell’esaltare la continuità della vita non solo tramite l’alimentazione, ma nel tripudio della festa comune”. Tra le immagini a corredo e illustrazione della conferenza, particolare attenzione verrà data alle testimonianze figurative dell’arte classica e alle miniature medievali, fino all’introduzione dell’arte della stampa a spettro cronologico, dal romanico al gotico “internazionale”, che stava alla base della nascente cultura europea.
Il 28 aprile, invece, si chiameranno “I Sensi a convivio”, in una conferenza che sottolineerà come, a tavola, i cinque Sensi tradizionali siano convocati ad una festa comune, sublimata tramite le arti della cucina e dell’imbandigione. “A tavola – sono ancora le parole del professor Fernando Rigon Forte - non ci si alimenta soltanto, ma si celebra il rito elementare della sopravvivenza in una esaltazione di tutto il corpo e delle sue “finestre” di approccio, di percezione e di appropriazione del mondo, muovendo da ciò che vi è di più radicale: mangiare!”. Vista, Gusto, Tatto, Olfatto: tutti partecipano alla celebrazione del cibo, senza dimenticare l’Udito, solo apparentemente relegato ad un ruolo marginale e che invece, per Fernando Rigon Forte, “diventa l’indispensabile saldatura, dalla conversazione alla libagione, tra convenuti a mensa in una coralità di scambi, di commenti e condivisioni che producono una fusione di intenti autenticamente corale”.
Così, la conferenza illustrerà l’iconografia specifica e tradizionale dei Sensi nelle varie declinazioni e si soffermerà su immagini che riproducono i miti classici, in cui tavola e cibo hanno giocato un ruolo da protagonisti.
All’Università del Gusto, dunque, un incrocio tra il cibo, che dalla terra nasce, e l’arte che dalla terra, o meglio dalla natura, trae ispirazione. Un incrocio dove il protagonista è l’uomo, capace, in entrambe i casi, di rendere sublimi l’uno e l’altra, trasformandoli in capolavori.


Fernando Rigon Forte
Storico dell’Arte, ha diretto dal 1976 al 1983 il Museo Biblioteca Archivio di Bassano, inaugurando nuove sezioni e realizzando una decina di mostre, prima di approdare, nel 1983, alla direzione dei Musei civici di Vicenza, incarico ricoperto fino al 1991. Qui ha allestito il Museo del Risorgimento e il Museo naturalistico archeologico di S. Corona e ha curato il restauro degli interni e un riallesti-mento critico di Palazzo Chiericati più rispettoso del capolavoro palladiano. Nello stesso periodo ha promosso e seguito il restauro di circa 500 opere delle civiche collezioni, con l’aggiunta del restauro di tutte le decorazioni plastiche del Teatro Olimpico, attivando una fitta rete di sponsorizzazioni, con il sistema delle “adozioni”. Tra le mostre, “Museo ritrovato”, “Messaggi dal Fronte. Mille carto-line della prima guerra mondiale”, “La collezione Neri Pozza, per un museo d’arte contemporanea a Vicenza”.
Dal 1989 al 2001 è stato segretario dell’iniziativa “Restituzioni”, promossa annualmente da Banca Intesa. Al 1995 risale l’allestimento del Museo del Santo a Padova; al 1996 l’allestimento della mo-stra, sempre a Padova, del patrimonio dei dipinti dal ‘300 al ‘700 della Cassa di Risparmio di PD e RO. Ha fondato l’Istituto di Ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo, di cui è stato pre-sidente del Consiglio di Amministrazione fino al 2001.
Accademico Olimpico dal 1983, è ora vice presidente vicario del Consiglio scientifico del C.I.S.A. A. Palladio di Vicenza.
Dal 2001 al 2015 è stato consulente per la conservazione del patrimonio pittorico della Banca Popo-lare di Vicenza; ha organizzato dal 1998 al 2014 le mostre storiche annuali in palazzo Thiene “Capo-lavori che ritornano” , del quale ha seguito anche i restauri delle decorazioni plastiche, effettate tra il 2005 e il 2009. Proprio per l’istituto di credito ha allestito, nel 2008 a palazzo Ruspoli di Roma, la mostra “Capolavori che ritornano. I dipinti del Gruppo Banca Popolare di Vicenza”.
E’ autore di circa duecento pubblicazioni su riviste specializzate e in cataloghi di mostre, musei e collezioni. 

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