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CHIUDE BENE L'ESTATE DEL TURISMO E C'E' OTTIMISMO PER L'AUTUNNO

Il trend confermato dall'indice di fiducia del viaggiatore di Confturismo-Confcommercio.E su arrivi e presenze, Vicenza cresce più delle altre province venete

giovedì 12 ottobre 2017
CHIUDE BENE L'ESTATE DEL TURISMO E C'E' OTTIMISMO CHIUDE BENE L'ESTATE DEL TURISMO E C'E' OTTIMISMO

L'indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli  a settembre tocca quota 64 punti, dimostrando -  data la stagionalità - l'ottima salute del settore.

La crescita del settore sta spingendo l'economia italiana e la creazione di posti di lavoro: da maggio 2013 ad oggi, buona parte  dei circa 950mila posti di lavoro creati deriva dal settore turistico. In crescita anche l'ottimismo sull'andamento dell'economia, con oltre il 50% di italiani fiduciosi. A livello settoriale, si può notare che la stagione estiva si è "allungata" e che l'autunno turistico sarà migliore anche della primavera.

Più italiani faranno una vacanza lunga tra settembre e novembre, infatti, rispetto a quanto successo durante la scorsa primavera: nel prossimo trimestre, più di uno su due farà un vacanza di 3 o più notti. La forte crescita autunnale è trainata dalle destinazioni nazionali, preferite da tre connazionali su quattro. Si conferma la voglia di visitare città e località d'arte: quasi un italiano su due sceglierà una di queste destinazioni, in crescita di 12 punti percentuali rispetto ad agosto e di due punti rispetto al mese di settembre del 2016. Le Regioni più ambite sono la Toscana, il Trentino Alto Adige, il Lazio e la Lombardia.  In Europa, la Spagna rimane in testa, mentre in America gli Stati Uniti sono davanti ai Caraibi. Per il prossimo trimestre la durata media del viaggio sarà di 4,1 notti. Il valore è più elevato rispetto allo stesso mese di settembre dello scorso anno, quando si raggiunsero le 3,9 notti per vacanza.

Per quanto riguarda il Veneto, da registrare le dichiarazioni del presidente della Regione Luca Zaia, rilasciate all'apertura, nei giorni scorsi, di “Buy Veneto”, il più importante evento di marketing turistico regionale. “La nostra è una terra straordinariamente ricca di attrattive, ma non dobbiamo avere la presunzione che tutti i diversi luoghi che compongono la prima regione turistica d’Italia siano ugualmente conosciuti - ha dichiarato -. Allora perché non identificarla con quattro parole che possono diventare anche il nuovo motto del turismo regionale, lo slogan che con efficacia e immediatezza la individua geograficamente e ne fa intuire il valore e la bellezza: The Land of Venice”.   

Il turismo in Veneto è un settore che "con i suoi 17 miliardi di euro di valore – ha sottolineato il presidente – rappresenta più del 10 per cento dei 150 miliardi del Pil regionale". Per Zaia il comparto "ha saputo crescere e affermarsi costantemente nelle destinazioni più note, come il mare, che da solo fa numeri da record, le città d’arte, il lago, la montagna, ma  si fa apprezzare anche per tante altre forme di vacanza e di ospitalità che oggi stanno conoscendo un grande successo di interesse e di adesioni. Il Veneto, insomma, è tutto fuorché una destinazione statica, è un ambito turistico in continuo movimento, che crea e che regala emozioni, grazie anche all’importante spinta che stanno dando i giovani nelle imprese”.
E nella crescita turistica Vicenza sta giocando un ruolo di rilievo: secondo i dati diffusi durante Buy Veneto alla stampa, la nostra provincia ha totalizzato, nel periodo gennaio-agosto 2017 un +13,2% di arrivi e un +6,3% di presenze (vale a dire di pernottamenti), rispetto ad una media veneta del +5,6% di arrivi e +4,8% di presenze.





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