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“SALITA DEL COSTO”: PROMESSE NON MANTENUTE, ORA CAMBIARE DATE E PERCORSO

Angela Carli, presidente del mandamento Confcommercio di Asiago, interviene sulla questione della gara automobilistica in programma ad aprile

mercoledì 21 febbraio 2018

I comuni che dicono no per evitare “un ingente danno per il comparto turistico-commerciale”, gli organizzatori che rilanciano minimizzando i disagi, l’Aci che auspica la creazione di un “tavolo di confronto dedicato”. Falsa partenza per la 27^ Salita del Costo, la gara automobilistica che dal 6 all’8 aprile rivoluzionerà la principale arteria di collegamento all’Altopiano di Asiago e che sta sollevando le proteste di tanti esercenti e negozianti della zona.

Se ne fa portavoce Angela Carli, presidente della Confcommercio Mandamentale, che va subito al punto: “Più che una cronoscalata qui siamo al “gioco dell’oca”, perché l’anno scorso si è creata la stessa problematica e pensavamo di averla risolta chiedendo espressamente agli organizzatori di concordare preventivamente anche con noi le date e suggerendo un’alternativa al tragitto: la salita di Valstagna, che già in passato fu utilizzata  più volte per una manifestazione motoristica. Invece oggi siamo al punto di partenza: ancora una volta ci è stato calato tutto dall’alto, come se l’importanza di questo evento per il settore automobilistico sia una panacea di tutti i mali e in particolare della paralisi viabilistica che questo comporta”.

Dalla Confcommercio di Asiago, dunque, è un “no senza se e senza ma” quello pronunciato nei confronti di questa manifestazione e un appoggio totale alla contrarietà espressa dai Comuni “che non solo condividiamo – aggiunge il segretario  mandamentale Confcommercio Enzo Benetti  -, ma che speriamo porti ad un definitivo ripensamento sull’opportunità di tenere la manifestazione in quelle date e con quel tragitto. Se guardiamo alla logica di chi vive e lavora in Altopiano, esistono altri weekend che possono essere utilizzati, come quelli di novembre e non certo all’avvio della stagione primaverile come in questo caso. E soprattutto ci sono altri percorsi da sfruttare altrettanto spettacolari, ma meno impattanti sulla viabilità.  Basterebbe un po’ di buonsenso e l’umiltà di ascoltare le esigenze del territorio. Invece – continua Enzo Benetti - qui notiamo la tracotanza di chi è convinto delle proprie ragioni e tira dritto senza nemmeno guardare il contesto in cui si trova. Così facendo, è il caso di dirlo, hanno portato questa gara proprio fuori strada”.

Questa volta spazi di trattativa pare proprio non ce ne siano: “Apprezzo il tentativo dell’Aci di proporre una mediazione attraverso un tavolo di confronto – conclude la presidente Angela Carli –, ma noi siamo disponibili a parteciparvi  a due condizioni: se gli organizzatori sono disponibili a spostare date e percorso già da quest’anno e se chi deve concedere le autorizzazioni dimostra di voler valutare l’impatto economico derivante dalle modifiche viabilistiche e non solo  lo spettacolo offerto da poco più di 100 piloti.  Non vogliamo di certo ascoltare le solite promesse per poi ritrovarci di nuovo, nel 2019, al punto di partenza”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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