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CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO: CRESCITA FERMA A MARZO

L'Ufficio Studi confederale stima per il mese in corso una crescita mensile nulla del Pil e una variazione annua dell'1,2%, in rallentamento rispetto al mese precedente

giovedì 22 marzo 2018
CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO: CRESCITA FERMA A MARZO CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO: CRESCITA FERMA A MARZO
Fonte: Confcommercio nazionale

La produzione industriale a gennaio ha registrato una diminuzione dell'1,9% su base mensile e un aumento del 4% su base annuale. L'occupazione presenta, nello stesso mese, una lieve crescita su base mensile dello 0,1%. E' quanto emerge dal rapporto Congiuntura di Confcommercio. Migliora a febbraio il sentimento delle famiglie (+0,1% su base mensile) e delle imprese manifatturiere (+0,6%), mentre quello delle imprese del commercio al dettaglio ha registrato una flessione del 2,6%. In linea con queste indicazioni, si stima, per marzo 2018, una crescita mensile nulla del PIL e una variazione annua dell'1,2%, in rallentamento rispetto al mese di febbraio 2018. Nel primo trimestre 2018 il PIL e' previsto crescere dello 0,2% in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita annuo si attesterebbe all'1,4%.

Il modesto recupero (+0,3%) registrato a febbraio 2018 rispetto a gennaio dall'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) si inserisce in un contesto in cui l'alternarsi di dati positivi e negativi, associati a un'evoluzione meno dinamica dell'occupazione, continua a determinare aspettative molto prudenti da parte delle famiglie con comportamenti di consumo discontinui. Il dato dell'ultimo mese segue un bimestre negativo e conferma la tendenza alla riduzione su base annua (-0,1%). In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore, dopo un periodo di ridimensionamento, sembra essersi stabilizzato".

Nel confronto su base annua a febbraio l'ICC ha registrato una flessione dello 0,1%, attenuando la tendenza alla riduzione emersa a gennaio (-0,8%). Il dato dell'ultimo mese e' sintesi di un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,6%) e di una flessione dello 0,8% della spesa per i beni. Rispetto a febbraio del 2017 l'incremento piu' significativo ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,7%). Più contenuta e' stata la crescita, su base annua, per i beni e i servizi ricreativi (+1,1%), per i beni e di servizi per le comunicazioni, per i beni e i servizi per la cura della persona e per i beni e i servizi per la casa (+0,8%).

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di marzo 2018 si stima, rispetto a febbraio, un aumento dello 0,2%. Nel confronto con marzo del 2017 l'inflazione dovrebbe segnalare un modesto aumento attestandosi allo 0,7%.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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