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L’E-COMMERCE CRESCE, MA VINCE L’INTEGRAZIONE CON I NEGOZI

Secondo il report Casaleggio&Associati il fatturato 2017 è stato di oltre 35 miliardi (+11%), ma il futuro sta nella strategia omnicanale

mercoledì 16 maggio 2018

Qual è lo stato dell’e-commerce in Italia e quali saranno i trend futuri? Una risposta articolata a questa domanda arriva dalla ricerca “E-Commerce in Italia 2018”, della società specializzata Casaleggio&Associati, che verrà presentata ufficialmente il 24 maggio a Roma

Tra i dati più interessanti del rapporto, che è già disponibile on line, c’è la quantificazione del fatturato dell’e-commerce nel 2017, che arriva a 35,1 miliardi di euro, con una crescita dell’11% sul 2016. Secondo il report sono il tempo libero ed il turismo a rappresentare la quota più consistente del mercato, visto che generano assieme il 70% di tutte le vendite on line in Italia. I settori che invece sono cresciuti maggiormente in termini di fatturato sono quelli della salute e bellezza (+39%), della moda (+28%), dell’alimentare (+24%), dell’elettronica di consumo (+21%), della casa e arredamenti (+19%).

I consumatori si rivolgono sempre di più ai centri commerciali on line per fare i loro acquisti e infatti queste piattaforme registrano, secondo la ricerca, una crescita a due cifre (+12%). Va detto, in questo senso, che il 57% delle imprese che vendono on line sono presenti sui market place (come Amazon o E-Bay) e di questi almeno il 18% dichiara di generare con questi canali oltre il 50% delle proprie vendite. Per molti questa modalità di vendita crescerà ancora nel futuro. 

Un capitolo della ricerca è dedicato in particolare all’integrazione tra negozi fisici e on line. Casaleggio&Associati rileva che nel 2017 i consumatori hanno premiato chi offre entrambe le esperienze di acquisto e che sempre più il punto vendita si sta trasformando in un “touch point” dell’esperienza del cliente. In sostanza, per la ricerca i negozi fisici continueranno ad essere presenti come parte dell’esperienza di acquisto, per consentire al cliente di conoscere il prodotto, provarlo ed entrare in contatto con il brand, ma dovranno fornire al cliente la possibilità di effettuare l’acquisto sia in modo tradizionale, che on line, favorendo l’invio del prodotto a domicilio. Gli esempi portati in questo senso dalla ricerca sono quelli di Samsung, Nespresso e Zara, che utilizzano la formula dei “Pop Up Store” per lanciare i vari prodotti o dell’integrazione tecnologica creata da Sephora e Boggi (che ad esempio consente al cliente di prenotare on line la prova di un prodotto in negozio, acquistare in store e avere la consegna a domicilio).

Questo sviluppo dell’omnicanalità è da tenere particolarmente monitorato dai negozianti, perché secondo la ricerca è sbagliato pensare che l’e-commerce avrà in futuro uno sviluppo epocale. “La crescita – scrivono i curatori – potrà continuare ancora a due cifre per qualche tempo, magari attraverso assestamenti, ma sarà evolutiva e non distruttiva”. In sostanza la previsione è che si raggiungerà “un nuovo punto di equilibrio provvisorio tra i canali di vendita” e pertanto sarà utile sì aprirsi il più possibile all’e-commerce, “ma sviluppare anche strategie reversibili”.

In Italia la diffusione dell’online ha raggiunto l’89,9% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con 43 milioni di italiani che dichiarano di poter accedere a Internet da location fisse o da mobile. Questo dato è in crescita del 3,5% rispetto allo scorso anno. Sempre più diffuso l’accesso a internet da smartphone che supera il desktop. Circa 37,5 milioni di individui, ovvero il 78,4%, utilizza il proprio cellulare per navigare in rete (+11,5%), mentre sono 35,4 milioni (pari al 73,8%) coloro che affermano di utilizzare un computer fisso. L’accesso a Internet tramite smartphone è in crescita dell’11,5% rispetto al 2016. In termini di device, la crescita maggiore (+12%) è ancora registrata dai tablet, utilizzati da 15.4 milioni italiani, ovvero dal 32,3%. Il mercato e-commerce B2C in Italia ha generato un fatturato di 35,1 miliardi di euro nel 2017, crescendo complessivamente dell’11% rispetto al 2016. Il fatturato e-commerce registra risultati positivi in tutti settori e la crescita complessiva è in linea con quella dell’anno precedente. 


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