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AREA PENGO, LA REGIONE "CONTESTA" LA VARIANTE

Dopo la segnalazione di Confcommercio Bassano, Provincia e Comune ricevono una nota in cui si rileva la violazione dell'art. 16 della L.R. 11/2004

giovedì 07 giugno 2018
La sede municipale del Comune di Bassano del Grappa La sede municipale del Comune di Bassano del Grappa

Una nuova puntata sulla complessa questione dell'Area Pengo a Bassano del Grappa, sulla quale da tempo il locale mandamento Confcommercio porta avanti un'importante battaglia sindacale.

"Lo scorso 5 marzo la Confcommercio di Bassano del Grappa - spiega l'Associazione in una nota diramata alcuni giorni fa - , dopo aver invano tentato di mediare con l’Amministrazione Comunale la portata dell’intervento urbanistico nella così detta “Area Pengo”, dove potrebbe sorgere una nuova ed impattante piattaforma commerciale da 8.000 mq di superficie di vendita, aveva inviato alla Regione Vento, all’attenzione del Governatore e degli Assessori di riferimento per Territorio e Sviluppo Economico, una richiesta di chiarimenti legislativi inerenti l’iter procedurale di approvazione della variante urbanistica seguito dal Comune di Bassano del Grappa, che pareva in contrasto con le vigenti norme Regionali".  

Per i medesimi motivi, tra l'altro, è stato notificato a tutte le parti interessate un Ricorso al TAR del Veneto per chiedere l’annullamento della variante in questione. La norma regionale, introdotta di recente nella Legge di governo del Territorio e vigente dal 29 dicembre 2017, prevede infatti che nel caso di destinazione di nuove aree per Grandi Strutture di Vendita e Centri o Parchi Commerciali sia sempre necessaria una pianificazione coordinata tra tutti i Comuni confinanti (oltre ovviamente al Comune interessato) in una logica di Piano di Assetto del Territorio Intercomunale.  

"Tale procedura - afferma il comunicato di Confcommercio Bassano -  è stata completamente disattesa in occasione della definitiva approvazione della variante urbanistica relativa all’Area Pengo, risalente al 15 febbraio 2018.  Con una nota del 31 maggio a firma del Direttore della Pianificazione Territoriale, Arch. Vincenzo Fabris, la Regione Veneto ha trasmesso il proprio riscontro che, nel riprendere una recente delibera di Giunta in risposta ad un’interrogazione Consiliare, ribadisce chiaramente come “la variante urbanistica in argomento appare approvata in violazione dell’art.16, comma 2 bis, della Legge Regionale 23 aprile 2004, n.11”.   Non solo. La segnalazione continua evidenziando come alcuni presupposti contenuti nella delibera del Consiglio Comunale siano privi di fondamento e di conseguenza la variante non poteva essere approvata, invitando altresì l’Amministrazione Provinciale competente, cui eventualmente spetta il potere di annullamento, ad accertare la legittimità della delibera stessa".  

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Mandamentale Paolo Lunardi che, pur consapevole del lungo ed incerto percorso giudiziario che accompagna un ricorso al TAR, ha dichiarato: “La risposta della Regione testimonia chiaramente come l’operato della Confcommercio di Bassano del Grappa sia sempre stato in linea con il proprio mandato sindacale, senza mai voler essere espressione politica, ma muovendosi sempre e solo in una logica di legittima tutela degli interessi delle piccole e medie imprese rappresentate che da sempre costituiscono l’humus del nostro territorio”.  

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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