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L'INCERTEZZA FRENA I CONSUMI, PUNTIAMO SULL'INNOVAZIONE

Il “braccio di ferro” sulla Manovra al centro dell'Assemblea Annuale di Confcommercio Vicenza

giovedì 29 novembre 2018

Uno sguardo all’altalena di notizie sulla Manovra economica e il conseguente “braccio di ferro” con l’Europa, uno all’evoluzione del contesto internazionale e uno alle priorità per il Terziario su scala locale. L’Assemblea annuale di Confcommercio Vicenza, tenutasi il 28 novembre, nella sede provinciale di via Faccio, ha visto i dirigenti dell’associazione del commercio, turismo e servizi confrontarsi con le incertezze che caratterizzano l’attuale scenario economico e istituzionale.
I riflessi di questa situazione si fanno ovviamente sentire anche sul fronte dei consumi interni, così che il presidente Sergio Rebecca, nella sua relazione all’Assemblea, non ha usato mezzi termini: “Siamo alla stagnazione – ha rilevato-, in un Paese dove i consumi interni rappresentano l’80% del Pil, questa è una situazione paludosa da cui dovremmo uscire al più presto”. Come? Prima di tutto facendo chiarezza sulla Legge di Bilancio in discussione: “Confcommercio ha ottenuto un risultato importantissimo, vale a dire il blocco di qualsiasi aumento dell’Iva che va rivendicato all’azione di pressing della nostra Confederazione – ha sottolineato il presidente Rebecca –. Detto questo, possiamo affermare che ci sta bene tutto ciò che la Legge di Bilancio prevede, almeno nelle intenzioni? Non proprio”. A preoccupare, al di là delle singole misure, è la “mancanza di chiarezza – è l’analisi del presidente di Confcommercio Vicenza -: non riusciamo a capire come il maggior deficit si tradurrà anche in più investimenti e come la maggiore spesa sociale si tradurrà anche in più occupazione”. Non è sulla questione della flessibilità rispetto ai parametri europei che si concentra l’Associazione, bensì sull’uso che si vuole fare delle risorse ricavate dal deficit di bilancio, che vanno impiegate “nella crescita, non nell’assistenzialismo”, ha affermato il presidente Rebecca, che ha aggiunto: “Impiegare  risorse per crescere significa anche dare un’accelerazione sulle grandi opere, che per la nostra provincia si chiamano Pedemontana e TAV. E’ incredibile che su questioni fondamentali per il nostro sviluppo come le infrastrutture si traccheggi. Si vada avanti senza esitazioni, senza “se” e senza “ma”, ce n’è bisogno per il futuro dei nostri territori e della nostra economia”.
Partendo da qui, lo sguardo dell’Assemblea si è focalizzato sulle priorità in ambito locale, con il presidente Rebecca che ha sollecitato segnali forti anche su altri due questioni strategiche: innanzitutto mettere un freno al consumo di suolo utilizzato per costruire nuovi supermercati, e  poi rilanciare il turismo attraverso azioni sinergiche pubblico-privato.
Sul primo tema, in particolare, l’Associazione chiede ai Comuni di adottare atti di indirizzo che precisino le priorità in termini di realizzazione di opere pubbliche e indichino le condizioni per il rinnovamento, la ricollocazione e le eventuali nuove aperture degli esercizi commerciali. “E’ chi vuole insediare una nuova attività che deve adeguarsi agli obiettivi pubblici, non viceversa! Questi strabismi stanno creando guasti incommensurabili” ha sottolineato il presidente Rebecca nella sua relazione.
L’Assemblea è stata anche l’occasione per fotografare il sentiment degli imprenditori vicentini del Terziario: nel primo semestre di quest’anno, secondo l’indagine periodica effettuata dall’Associazione, le imprese del commercio, turismo e servizi che prevedono un miglioramento della loro situazione economica sono il 10% in più rispetto a quelle che invece si dicono pessimiste. Solo due anni prima la situazione era quasi ribaltata.
Ma è un “capitale di fiducia” che rischia di essere eroso dall’incertezza di queste ultime settimane e per questo il presidente Rebecca ha esortato tutta la dirigenza dell’Associazione a fare squadra per aiutare le imprese associate a ripartire, garantendo, come già sta facendo Confcommercio Vicenza, il massimo dell’attenzione e dei vantaggi alle imprese del Terziario.
Il recente accordo territoriale che supera il “decreto dignità” e permette assunzioni “flessibili” nelle aziende situate in aree ad economia turistica è stato uno dei plus dell’azione sindacale di Confcommercio Vicenza nel 2018. Azione che si affianca all’impegno sul fronte della fatturazione elettronica, con formazione e servizi ad hoc, a quelli sul welfare aziendale e sull’aggiornamento professionale, anche a costo zero per le imprese iscritte, garantito dal Centro Formazione Esac di Creazzo.
Ma è il tema dell’innovazione che il presidente Sergio Rebecca ha voluto indicare come booster per il futuro dell’azione associativa: “Innovare è oggi un imperativo” ha affermato, e Confcommercio Vicenza ha scelto di scendere in prima linea attraverso l’iniziativa ConfLab, un laboratorio permanente in grado di elaborare nuove proposte per la crescita del Terziario. Citando il primo appuntamento, tenutosi lo scorso 5 novembre, il presidente Rebecca ha rilanciato: “ConfLab è un progetto a lunga gittata che interesserà, nel 2019, anche il settore dei pubblici esercizi e poi incontrerà gli operatori dell’ingrosso e promuoverà tante nuove iniziative”. L’obiettivo è dare un contributo di idee innovative agli imprenditori, attraverso la testimonianza di chi ha messo in pratica originali format di successo: “Il mondo cambia in maniera impressionante e vertiginosa, e il commercio deve evolvere giorno per giorno – ha sottolineato il presidente Rebecca - : vince chi è sempre pronto a cambiare e soprattutto chi sa anticipare le esigenze del mercato facendo dell’innovazione costante il volano della propria impresa”.

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