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VENDITE AUTO, IL VENETO TIENE MA IL MERCATO ITALIANO FRENA

La nostra regione registra un + 1,63% (Vicenza -4,76). A livello nazionale, dopo il -7,23% di ottobre arriva un -6,31% con 146.991 autovetture immatricolate

mercoledì 05 dicembre 2018
VENDITE AUTO, IL VENETO TIENE MA N ON IL RESTO DEL VENDITE AUTO, IL VENETO TIENE MA N ON IL RESTO DEL

La Motorizzazione ha immatricolato nel mese di novembre 146.991 autovetture, con una variazione di -6,31% rispetto a novembre 2017, durante il quale ne furono immatricolate 156.886. A ottobre il calo delle vendite era stato del 7,23%. Nel periodo gennaio-novembre la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.785.722 autovetture, con una caduta del 3,46% rispetto al periodo gennaio-novembre 2017, durante il quale ne erano state immatricolate 1.849.656.

A novembre sono stati inoltre registrati 374.356 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un calo del 3,60% rispetto a novembre 2017, durante il quale ne erano stati registrati 388.346. Nel mese di novembre 2018 il volume globale delle vendite (521.347 autovetture) ha dunque interessato per il 28,19% auto nuove e per il 71,81% auto usate. Infine, stando ancora ai dati della Motorizzazione, nel periodo di gennaio-novembre 2018 sono stati registrati 4.088.999 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una riduzione del 3,11% rispetto a gennaio-novembre 2017, durante il quale ne erano stati registrati 4.220.118.

A fronte di questa situazione nazionale, i dati che riguardano il Veneto sono contrastanti. Novembre 2018, nel confronto con novembre 2017, registra un incremento di immatricolazioni dell'1,63%, trainato dalle province di Venezia (+9,06%) e Verona (+9,68%) e frenato, invece, da Rovigo (-11,95%), Belluno (-6,54%) e Vicenza (-4,75%). Dall'inizio dell'anno la provincia più performante è stata quella di Belluno (+14,14%), seguita da Vicenza (+10,61%). Nel complesso il dato Veneto dall'inizio del 2018 rimane su terreno positivo (+0,49%). 

Federauuto: Il mercato perde colpi sotto il peso della transizione alle nuove tecnologie e l’allarme su una possibile recessione.

Adolfo De Stefani Cosentino Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto aderente a Confcommercio, ha dichiarato: “Novembre è il settimo mese su undici del 2018 che chiude con un segno negativo e conferma la flessione delle immatricolazioni per il secondo mese consecutivo del terzo trimestre. È un momento complesso, in cui il settore cerca di difendersi andando a sollecitare il mercato con offerte molto vantaggiose sia di prodotto nuovo che di veicoli a km 0 immatricolati nei mesi scorsi. Se non fosse per la maggiore reattività della domanda di privati alle promozioni messe in atto, il riposizionamento della domanda espressa dai canali società e noleggio – principalmente per effetto della evidente riduzione di acquisti sul diesel – sta pilotando il mercato verso un riassetto che non sappiamo quanto possa durare”.

Prosegue il Presidente di Federauto “In questo contesto così delicato, si coniugano vari fattori connessi alla transizione verso le nuove tecnologie di alimentazione delle auto con i diffusi timori per una prossima recessione rispetto alla quale gioca un ruolo importante il confronto fra Governo e Istituzioni europee sulla legge di stabilità finanziaria 2019. A questo riguardo dobbiamo rimarcare l’assenza di misure in grado di accompagnare la transizione ad una nuova mobilità con un parco auto circolante costituito per oltre un terzo da autovetture con vecchi motori fino ad Euro 3, né tantomeno politiche di ausilio alla fiscalità di settore”.

Conclude De Stefani Cosentino “L’arresto della crescita delle immatricolazioni nel 2018 è certamente il frutto iniziale di una fase di passaggio che non va sottovalutato e che, a nostro avviso, merita una attenta valutazione da parte del Governo, in quanto una parte importante della crescita dell’economia nel 2019 è legata alle performance del settore auto, partendo dalla produzione industriale a cui si somma il concorso, non meno importante, della vendita e del servizio legate agli autoveicoli”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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