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SANGALLI: "COLLABORARE TUTTI ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE"

Per il presidente di Confcommercio "solo attraverso la collaborazione di tutti può emergere uno sviluppo sostenibile"

mercoledì 13 febbraio 2019
Fonte: Confcommercio Nazionale

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha firmato un protocollo d'intesa con il presidente dell'Enea, Francesco Testa, "per realizzare attività di ricerca, formazione, informazione e di analisi per l'uso efficiente delle risorse e la riqualificazione energetica tramite l'integrazione delle rispettive competenze".

Sangalli ha sottolineato che "la firma del protocollo con l'Enea non è una goccia in mezzo al mare, ma un primo passo importante per rendere tutti più consapevoli delle emergenze e delle soluzioni possibili". "Sono convinto – ha detto Sangalli- che solo attraverso la collaborazione di tutti può emergere uno sviluppo sostenibile, compresa la tutela del nostro mare e la valorizzazione delle nostre imprese che operano nel terziario di mercato".

Il presidente Testa ha evidenziato che "il pericolo mediterraneo non deve essere inteso come qualcosa di catastrofico. Ma come un patrimonio da preservare. Dobbiamo capire quali possano essere i pericoli futuri per attivare percorsi concreti di salvaguardia". "Siamo molto soddisfatti - ha aggiunto Testa - di poter collaborare con un'associazione importante come Confcommercio che con la sua fondamentale presenza sul territorio contruibuisce a sviluppare politiche di salvaguardia ambientale e sostenibilità".

Secondo Patrizia Di Dio, "si aprono grandi opportunità per una crescita sostenibile che si sposi alla necessità di salvaguardare dei comparti economici" Tutti parlano della necessità di pensare all'ambiente e di economia circolare. Noi con il nostro sistema di imprese diffuse abbiamo la possibilità di incidere". Infine, Giovanni Pettorino, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, ha sottolineato che "l'Italia ha più mare che terra, va protetto con grande attenzione in tutte le sue declinazioni che producono tanta economia e tanta di più possono produrne. Oggi le competenze del mare sono troppo frammentate, manca una visione unitaria".

La firma del Protocollo arriva durante il convegno "Pericolo Mediterraneo per l'economia del mare" organizzato da Confcommercio, in collaborazione con l'Enea. Nel corso della giornata è stato presentato uno studio secondo il quale "il livello del mar Mediterraneo si sta innalzando velocemente a causa del riscaldamento globale. Entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati", oltre 5.600 km quadrati e più di 385 km di costa, "di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento". L'Enea osserva che  "entro la fine del secolo l'innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 e 1,035 metri", prendendo in considerazione un modello cautelativo, e "tra 1,31 metri e 1,45 metri", seguendo una base meno prudenziale. In particolare, nella mappa diffusa dall'Enea emerge che a rischio sono una vasta area nord adriatica tra Trieste, Venezia e Ravenna; la foce del Pescara, del Sangro e del Tronto in Abruzzo; l'area di Lesina (Foggia) e di Taranto in Puglia; La Spezia in  Liguria, tratti della Versilia, Cecina, Follonica, Piombino, Marina di Campo sull'Isola d'Elba e le aree di Grosseto e di Albinia in Toscana. Andando al Centro-Sud, ad essere minacciate sono la piana Pontina, di  Fondi e la foce del Tevere nel Lazio; la piana del Volturno e del Sele in Campania; l'area di Cagliari, Oristano, Fertilia, Orosei, Colostrai (Muravera) e di Nodigheddu, Pilo, Platamona e Valledoria (Sassari), di Porto Pollo e di Lido del Sole (Olbia) in Sardegna; Metaponto in  Basilicata; Granelli (Siracusa), Noto (Siracusa), Pantano Logarini  (Ragusa) e le aree di Trapani e Marsala in Sicilia; Gioia Tauro  (Reggio Calabria) e Santa Eufemia (Catanzaro) in Calabria.

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