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STOP ALLA TRASFORMAZIONE COMMERCIALE DELLE AREE DEGRADATE

L’appello del mandamento Confcommercio di Bassano del Grappa: “Riqualifichiamole attraverso interventi più sociali, più verdi e molto meno commerciali"

mercoledì 13 marzo 2019

Il prossimo 20 marzo, la Conferenza dei Servizi decisoria convocata in Regione Veneto, disporrà l’autorizzazione per l’insediamento di una nuova Grande Struttura di Vendita a Cassola, lungo la SS47-Via Capitelvecchio. Il progetto, seppur ridotto rispetto a quello originariamente depositato, prevede una superficie di vendita di 3.200 mq. non-alimentari, destinati, con ogni probabilità, ad ospitare il trasferimento dell’Eurobrico collocato appena più a nord, più ulteriori 950 mq. del settore alimentare.  

Su questo ulteriore insediamento di una nuova grande superficie commerciale interviene, con una nota, Confcommercio Bassano: “Al di là dell’impatto sulla viabilità, sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’intervento, la nostra preoccupazione corre, come sempre, alle tante aree cosiddette “degradate da riqualificare” sparse nel nostro Mandamento e che purtroppo, almeno così ci insegna l’esperienza passata, rappresentano una “bomba” commerciale dal facile innesco. Solo a Bassano del Grappa, nel provvedimento di ricognizione effettuato ai sensi della Legge Regionale sul Commercio, ne sono state individuate ben 5, tra le quali spicca la nota Area-Pengo, oltre ad altre aree strategiche come l’ex Elba o l’ex Enel. Ci corre l’obbligo di ricordare a quanti hanno, o avranno, la responsabilità di definire i piani di attuazione e di recupero per questi ambiti - continua Confcommercio Bassano -, che la scelta commerciale, seppur rappresenti la “carta più facile da giocare”, non deve e non può essere l’unica via percorribile. Troppe volte ci siamo trovati a discutere nei tavoli della concertazione amministrativa di queste situazioni, esaminando piani di riconversione urbana griffati dai migliori architetti e urbanisti, per poi alla fine ritrovarci con l’ennesimo Centro Commerciale alle porte della città e con gli eterni problemi di viabilità ed accessibilità risolti, solo sulla carta, con l’ennesima rotonda”.   

Una situazione che l’Associazione stigmatizza. “La Grande Distribuzione Organizzata, il cemento, il traffico veicolare, lo smog e la desertificazione dei Centri Storici hanno già portato allo stremo il nostro territorio - scrive Confcommercio Bassano -; a nulla sono serviti o possono servire, interventi “placebo” per abbellire qualche via o finanziare la nascita di qualche sporadica attività. Le aree degradate dovranno essere riqualificate attraverso interventi di diversa natura, più sociali, più verdi e meno, molto meno commerciali. Questo è il nostro imperativo e non è negoziabile”, ribadisce l’Associazione, che contemporaneamente lancia un appello: “Il nostro territorio, la sua vocazione turistica, le nostre aziende che da sempre rappresentano la forza di quest’angolo di mondo, vengono prima di tutto. Ci piacerebbe ora capire se c’è qualcuno che la pensa diversamente e quali idee concrete e realizzabili ha in serbo per queste situazioni. Noi siamo qui, come sempre disponibili al dialogo prima che sia troppo tardi”.      

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