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MENO FISCO IN BUSTA PAGA PER LE AZIENDE VICENTINE

Si applica l'aliquota del 10% sulle voci variabili, grazie ad un accordo di secondo livello siglato il 28 dicembre 2011

lunedì 16 gennaio 2012

"E’ un accordo importante, perché consente di alleggerire l’imposizione fiscale sugli stipendi dei dipendenti incrementando, di fatto,  il potere d’acquisto delle famiglie. E ciò senza aumentare il costo del lavoro per le imprese, che puntano a migliorare i propri indici di produttività e di redditività in un momento certamente difficile per la nostra economia”. Così Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, commenta il nuovo “Accordo territoriale di secondo livello”, siglato lo scorso 28 dicembre, mirato alla gestione dei trattamenti economici che danno luogo a incentivi fiscali e contributivi sulla retribuzione variabile.
In sostanza, grazie all’intesa firmata da Confcommercio Vicenza e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil e sigle di categoria), alle così dette voci “variabili”, presenti nelle buste paga di oltre 20mila dipendenti vicentini dei settori commercio turismo e servizi, si potrà applicare l’imposta sostitutiva del 10%. Un forte “sconto” fiscale che interesa, per fare qualche esempio, le retribuzioni legate a lavoro straordinario, a turno, supplementare, notturno, domenicale e festivo; premi variabili di rendimento; clausole elastiche e flessibili. Novità di questa intesa, valida per il 2012, è la sua estensione non solo alle imprese del terziario di mercato, ma in generale a tutte le aziende iscritte alla Confcommercio di Vicenza, comprese dunque quelle che applicano altri CCNL.
In pratica, nelle imprese che recepiscono l’accordo territoriale di secondo livello, le retribuzioni  “riconducibili ad incrementi di  produttività, qualità, innovazione, efficienza organizzativa” vengono tassate meno della metà.
“Questo accordo, sottoscritto tra l’altro in tempi molto brevi così da poter essere applicato subito, già dall’inizio di gennaio – continua il presidente Rebecca – è un altro importante tassello che garantisce alle nostre aziende strumenti essenziali per affrontare un mercato complesso, caratterizzato non solo da una evidente contrazione dei consumi, ma anche dalla necessità di offrire un servizio sempre più puntuale, flessibile e accurato alla clientela. L’efficienza organizzativa, la qualità e la produttività diventano quindi fattori determinanti nella competizione tra imprese e aumentare il valore economico delle retribuzioni accessorie, senza maggiori oneri per le aziende, può costituire un aiuto non indifferente nello straordinario impegno richiesto ai lavoratori e alle imprese in questo momento di crisi”.
Le aziende che applicheranno i benefici fiscali previsti dall’accordo  dovranno comunicarlo per iscritto  alle Rsa/Rsu, ai dipendenti interessati e all’Ente Bilaterale Settore Terziario della Provincia di Vicenza ai fini istituzionali di osservatorio.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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