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TURISMO, APPROVATA LA NUOVA LEGGE REGIONALE

Cambiano le modalità di promozione, la commercializzazione e le tipologie ricettive complementari, si attendono però le norme attuative

giovedì 13 giugno 2013
La Basilica Palladiana è il simbolo del rilancio turistico di Vicenza La Basilica Palladiana è il simbolo del rilancio turistico di Vicenza Il Veneto ha una nuova legge in materia di turismo. Il consiglio regionale il 30 maggio scorso ha  approvato a grandissima maggioranza (solo 3 gli astenuti) la legge n. 170 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”. Il nuovo provvedimento non è d’ora in poi l’unica norma di riferimento per il settore turistico veneto poiché rimangono in vigore numerosi articoli della legge 33 del 2002. Inoltre la nuova legge affida alla Giunta regionale una gran mole di norme attuative, per cui molte delle novità riportate dovranno essere definite e regolamentate. Si tratta di un provvedimento che punta a sburocratizzare e semplificare adempimenti, procedure e autorizzazioni, mentre la promozione del settore turismo, il primo per importanza nell’economia del Veneto, viene portata in primo piano. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regia alla Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale e nei piani annuali di attuazione, della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche (composta da rappresentanti della Regione, degli enti locali, operatori del settore, delle associazioni, consorzi, sistemi tematici  e pro loco). Per l’organizzazione delle iniziative si appoggerà al braccio operativo dell’agenzia regionale Veneto Promozione. 
La commercializzazione turistica viene affidata ai consorzi di imprese turistiche che - a differenza di quanto è avvenuto fino ad ora – dovranno essere costituiti esclusivamente da imprese private e potranno accedere ai cofinanziamenti regionali in base ad appositi bandi. Fintanto che continueranno ad esistere, alle Province viene affidato il compito di promozione turistica e di vigilanza e controllo degli standard dei servizi offerti dagli operatori turistici.
All’interno della semplificazione delle tipologie ricettive complementari (che scendono da 13 a 5) viene introdotto l’albergo diffuso, definito come struttura ricettiva articolata in più edifici sparsi all’interno di un borgo storico, di un’area montana o di un’isola.
Altra novità di rilievo è che ai 15 Sistemi turistici locali a  cui corrispondevano altrettanti consorzi di promozione e commercializzazione turistica, subentrano 9 sistemi tematici: Venezia e laguna; Dolomiti; montagna veneta; lago di Garda; mare e spiagge; Pedemontana e colli; terme euganee e termalismo veneto; Po e suo delta; città d’arte, centri storici, forti e ville venete. Questi dovranno promuoversi in modo unitario e organico sui mercati turistici nazionali e internazionali. Le iniziative si potranno avvalere del marchio regionale di qualità, che servirà a promuovere e rafforzare l’immagine unitaria del sistema turistico veneto e a coniugare il brand veneto con il nome “Italia”. 
Gli 87 IAT o sportelli di informazione turistica sparsi sul territorio veneto dovranno essere trasformati in uffici di informazione e di accoglienza, e dovranno essere gestiti in forma associata tra pubblico e privato, come già avviene in altri paesi europei; qui i turisti potranno prenotare e acquistare la sistemazione alberghiera, i biglietti di trasporto, l’ingresso a manifestazioni e fiere e prodotti enogastronomici.    
Saranno previsti contributi agevolati per il turismo sostenibile e l’accessibilità delle strutture turistiche a disabili e anziani.
A sostegno delle imprese turistiche continuerà a funzionare il fondo di rotazione per finanziare gli interventi e miglioramenti alle strutture ricettive; per favorire l’accesso al credito,  al fondo si affianca il sistema di garanzie offerto dai consorzi fidi.
Viene istituito, infine, l’osservatorio regionale per il turismo, come strumento di studio e monitoraggio dell’andamento sociale ed economico del settore. 
“E’ una legge che si aspettava da tempo – commenta il direttore della Confcommercio di Vicenza, Ernesto Boschiero – , ma vogliamo vedere il testo definitivamente approvato dal consiglio regionale prima di esprimere un giudizio complessivo e sulle singole novità introdotte. Le categorie economiche hanno presentato le loro osservazioni che ci auguriamo siano state accolte cosicché inizi davvero un nuovo corso favorevole allo sviluppo del settore. Il turismo è infatti la punta di diamante dell’economia del Veneto, ha ancora tantissime potenzialità  da sfruttare. Sarà soprattutto con le norme regolamentative, che dovranno seguire alla legge, che si vedrà se questa nuova normativa regionale spinge in questa direzione e soddisfa le attese degli addetti del settore”.

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