"Bene che la politica abbia ritrovato la condizione del dialogo per sostenere il governo nella sua azione che deve ora proseguire con più forza, determinazione e coraggio per varare quelle misure che imprese famiglie aspettano da tempo". Così il presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli, sul voto di fiducia che il Governo ha ottenuto nei giorni scorsi dopo aver rischiato l'apertura di una grave crisi. Tra le misure urgenti richieste dal presidente Sangalli vi è, prima fra tutte, "la riduzione delle tasse, a partire dalla cancellazione dell'aumento dell'Iva, per sostenere la domanda interna e agganciare quei primi germogli di ripresa che si cominciano a scorgere". "La decisione, quindi, di rinnovare la fiducia al Governo Letta la vogliamo interpretare come un'accelerazione di quel processo di riforme non più rinviabile per rispondere alle emergenze economiche e sociali del paese".
Va detto che proprio nel giorno della votazione della fiducia al
governo Letta , la Confcommercio nazionale aveva lanciato un appello
per scongiurare la crisi di Governo. Questo il messaggio che la
Confederazione, assieme alle altre associazioni di categoria delle
piccole e medie imprese, ha inviato alla classe politica, con una pagina
apparsa su tutti i principali quotidiani nazionali del 2 ottobre:
NO ALLA CRISI DI GOVERNO
Le
imprese e le famiglie stremate da una crisi senza precedenti hanno
sopportato l’aumento delle tasse per sostenere la politica del rigore.
Molte hanno chiuso e tante altre resistono a stento in una economia che ad oggi non presenta concrete prospettive di crescita.
A
queste stesse imprese ora si chiede di pagare un altro conto
salatissimo, quello della politica che non riesce a dare continuità
all’azione di Governo.
La politica invece, proprio oggi deve produrre
un supplemento di impegno e responsabilità per dare finalmente avvio a
quelle riforme che tutto il Paese si aspetta.
NON FATE DEL MALE ALL’ITALIA
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