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OTTO FAMIGLIE SU DIECI TEMONO LA CRISI MA CREDONO NELLE RIFORME

Dall'Outlook Confcommercio-Censis su consumi e fiducia, primo semestre 2014. Alimentano le difficoltà il protrarsi della crisi, la mancanza di lavoro, il peso delle tasse

lunedì 05 maggio 2014
Fonte: Ufficio Studi Confcommercio

Il protrarsi della crisi, la mancanza di lavoro, il peso delle tasse continuano ad alimentare lo stato di forte difficolta' in cui si trovano le famiglie italiane che, rispetto alla propria situazione economica e alla propria capacita' di spesa, avvertono nella maggior parte dei casi, quasi l'80%, una sensazione di precarieta' e instabilita'. Solo un quinto delle famiglie ritiene, invece, di essere in una condizione di solidita'. E' quanto emerge dall'Outlook Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014. Nonostante il miglioramento del clima di fiducia, il primo dal 2011 ad oggi, l'incertezza e' il sentiment prevalente con una quota di quasi il 40% delle famiglie che vivono adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell'evolversi degli eventi. E' ipotizzabile che il leggero miglioramento del clima di fiducia sia stato favorito dal cambio del quadro politico a marzo. A conferma di cio', il 'capitale' di fiducia di cui sembra godere il Governo guidato attualmente da Matteo Renzi risulta consistente: ben il 66% del campione ritiene, infatti, che il Governo sia in grado di far superare al Paese la lunga fase di crisi economica, mentre poco meno di un quarto e' convinto che non ci riuscira', anche se a causa della gravita' della crisi e non per inadeguatezza dell'Esecutivo. Ancora piu' alta e' la quota, oltre il 75%, di chi ritiene che il Governo riuscira', almeno in parte, a realizzare il piano di riforme annunciato.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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