Il prossimo 30 giugno scade la possibilità di richiedere la moratoria ABI per le piccole e medie imprese, sulle operazioni di finanziamento in corso. La moratoria riguarda tre tipi di interventi finanziari: operazioni di sospensione dei finanziamenti a medio-lungo termine; operazioni di allungamento dei mutui e delle scadenze del credito a breve termine; operazioni di finanziamento per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale.
Possono beneficiare di queste misure le piccole e medie imprese che, pur manifestando un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato per effetto della crisi economica, sono “in bonis”, ossia non hanno posizioni classificate come incagli, sofferenze, esposizioni ristrutturate, scadute o sconfinanti o procedure esecutive in corso. È previsto che le imprese interessate alla moratoria si impegnino a fornire elementi che evidenzino prospettive di sviluppo o di continuità aziendale, ad esempio attraverso il portafoglio ordini, il business plan, i piani di ristrutturazione aziendale.
Le operazioni di moratoria avranno condizioni contrattuali invariate se l’impegno dell’impresa è quello di avviare, entro 12 mesi dall’ottenimento dell’allungamento, processi di rafforzamento patrimoniale o di aggregazione. In caso contrario le operazioni possono prevedere una variazione del tasso d’interesse, in misura non superiore all’aumento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’iniziale erogazione. La variazione non potrà di norma superare il 2%.
Va ricordato, infine, che possono essere sospesi nuovamente i mutui già sospesi ai sensi dell’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e della successiva proroga.
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