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JOBS ACT, VIA LIBERA AI DECRETI ATTUATIVI

Approvati i quattro decreti di attuazione della riforma del mercato del lavoro. Per Confcommercio nazionale "ha prevalso il buon senso"

lunedì 23 febbraio 2015
Fonte: Confcommercio Nazionale

Il Consiglio dei ministri ha approvato i quattro decreti legislativi di attuazione del Jobs act sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di occupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati e per il riordino delle tipologie contrattuali e quello in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I decreti non hanno subito modifiche sostanziali nel corso del Consiglio dei ministri. In particolare, le norme sui licenziamenti collettivi non cambiano rispetto a quelle approvate dal Consiglio dei ministri che aveva dato il primo via libera al decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti.  La riunione del CdM era stata preceduta, di qualche giorno, da un vertice tra lo stesso Poletti e le parti sociali. Al termine Il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, aveva commentato l'incontro positivamente: "Il governo ha recepito le nostre preoccupazioni".


Per Confcommercio "ha prevalso il buonsenso"

Confcommercio apprezza gli interventi del governo orientati a dare respiro a diversi strumenti per favorire le assunzioni e maggiore certezza delle norme. "E' apprezzabile che il Governo, accanto al nuovo contratto a tutele crescenti, abbia colto l'importanza di salvaguardare quei fondamentali strumenti di flessibilità in entrata che possono offrire ulteriori opportunità di impiego, confermando nei diversi provvedimenti una visione positiva sul futuro":  questo il commento del direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, sui provvedimenti del jobs act approvati dal Consiglio dei ministri. "Con strumenti adeguati le imprese del commercio, turismo, servizi e trasporti, faranno la loro parte - prosegue Rivolta - e bisogna dare atto al Governo di aver operato nella giusta direzione prestando attenzione all'economia reale del Paese".


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