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PREVENZIONE DELLA CONTRAFFAZION E DELL'ABUSIVISMO

Una lettera della Prefettura di Vicenza riepiloga le attività messe in campo e chiede agli operatori di sensibilizzare la clientela sui danni causati da questi fenomeni

martedì 21 luglio 2015

Sensibilizzare la clientela sui rischi, anche per la salute, che derivano dall’acquisto di prodotti contraffatti o venduti abusivamente, nonché sulle relative sanzioni. E’ quanto chiede la Prefettura di Vicenza agli operatori del commercio, in una lettera spedita nei giorni scorsi alle associazioni di categoria.
La lettera riepiloga le attività messe in campo dalle istituzioni (Ministero dell’Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, Consiglio Nazionale Anticontraffazione, Forze dell’Ordine) per la prevenzione e il contrasto all’abusivismo commerciale e della contraffazione, in particolare nel periodo estivo. La Prefettura informa inoltre che sono state “impartite indicazioni finalizzate a dare all’attività di contrasto all’abusivismo commerciale e alla contraffazione una connotazione stabile e strutturata”. A tal fine sono state adottate delle “Linee guida” che individuano le principali aree di intervento verso le quali sarà orientata l’attività di controllo. Centrale, in questo senso, per la Prefettura, è ovviamente anche la collaborazione degli operatori economici, che sono i soggetti maggiormente danneggiati dalla vendita non autorizzata e dalla contraffazione. Da qui l’invito a sensibilizzare la clientela sulle gravi conseguenze di un fenomeno che, attraverso il sommerso, la pirateria e, appunto, la contraffazione, mette in pericolo l’incolumità delle persone, danneggia il decoro e la vivilbilità delle città e crea un danno economico sia alle attività commerciali, per la mancata vendita, sia allo Stato in termini di evasione di imposte e tributi.


ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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