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TORNA IL “VUOTO A RENDERE” NELLA SOMMINISTRAZIONE

Al via il 7 febbraio 2018 la sperimentazione di un anno per chi vuole aderire. Il Ministero dell’ambiente ha emanato il regolamento

mercoledì 11 ottobre 2017

Torna il “vuoto a rendere”  nel settore della somministrazione. L’incentivo al riciclo e al riutilizzo consiste nel restituire all’esercente la piccola cauzione versata al momento dell’acquisto. Si partirà, con un anno di sperimentazione su base volontaria,  il 7 febbraio 2018 e per gli imballaggi riutilizzabili contenenti birra o acqua serviti al pubblico da ristoranti, bar, alberghi e altri punti di consumo.

E’ entrato, infatti, in vigore il 10 ottobre 2017 il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 3 luglio 2017, pubblicato da poco sulla Gazzetta Ufficiale, che disciplina le caratteristiche di tale sperimentazione. In pratica, si tratta dell'attuazione di una misura del “Collegato Ambientale” (legge di Stabilità 2014) finalizzata alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l'introduzione, su base volontaria, di un sistema incentivato di restituzione delle bottiglie riutilizzabili.

Secondo quanto stabilito dalle disposizioni ministeriali, entro il 9 dicembre 2017 i produttori di bevande dovranno comunicare al Ministero la loro adesione al sistema del vuoto a rendere su cauzione, indicando il marchio e le linea di birra o acqua minerale, nonché le caratteristiche del relativo imballaggio

Gli esercenti (baristi, ristoratori, albergatori, o titolari di altri punti di consumo) che vorranno aderire al sistema dovranno invece compilare un modulo (a disposizione negli uffici Confcommercio) e consegnarlo al distributore e/o produttore che aderisce alla sperimentazione.

Una volta raccolte le adesioni, i Ministero predisporrà un registro degli operatori della filiera che partecipano alla sperimentazione e lo pubblicherà sul suo sito istituzionale, prevedendo per ciascuno un attestato di benemerenza, che potrà essere esposto nel bar, ristorante, ecc.

Va precisato che l’adesione è ammessa anche per l’esercente che continua a somministrare nello stesso punto vendita anche imballaggi non riutilizzabili, e che le modalità operative per la gestione dei vuoti a rendere vanno concordate tra l’esercente ed il distributore e/o il produttore;

La cauzione per singolo pezzo, che deve essere versata al momento dell’acquisto del prodotto, ed è compresa tra gli 0,05 e 0,30 euro, in base al volume dell’imballaggio (tra gli 0,20 e 1,5 litri).

L’importo della cauzione non deve comportare in nessun caso un aumento del prezzo di acquisto da parte del consumatore.

L'obiettivo del “vuoto a rendere” è quello sensibilizzare i consumatori/esercenti sull'importanza del riutilizzo riciclo e diminuire la produzione dei rifiuti. I contenitori interessati all'iniziativa (bottiglie più resistenti in vetro, plastica o altri materiali) possono infatti essere riutilizzati oltre dieci volte prima di divenire scarto, e la loro raccolta può costituire un contributo importante alla filiera del riuso anche grazie all'alta percentuale di resa dei vuoti al produttore, stimata tra l'80 e il 90 per cento. Il decreto prevede poi un sistema di monitoraggio, per la valutazione della fattibilità tecnico-economica e ambientale del sistema del vuoto a rendere, che sarà decisiva per l'eventuale conferma dell'iniziativa e la sua estensione ad altri tipi di prodotto e ad altre tipologie di consumo al termine del periodo di sperimentazione.

 Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Confcommercio Provinciale, Ufficio Commercio Interno tel 0444/964300.

 



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