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FEDERAZIONI NAZIONALI. DUE CONFERME E UN NUOVO PRESIDENTE

Borghi e Errico restano alla guida di Federmoda (Dettaglio abbigliamento) e Fiva (ambulanti), mentre in Fnaarc (agenti) arriva Petranzan

giovedì 23 novembre 2017
Alberto Petranzan,  nuovo presidente di Fnaarc-Confcommercio Alberto Petranzan, nuovo presidente di Fnaarc-Confcommercio

Tornata di rinnovi per alcune federazioni nazionali del sistema Confcommercio. Vediamole da vicino. Alberto Petranzan è il nuovo presidente di Fnaarc, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, che conta 110 associazioni territoriali e 60mila associati.
Petranzan, 44 anni milanese, è stato eletto dall'assemblea svoltasi in Confcommercio Milano. Petranzan succede ad Adalberto Corsi, presidente che per tanti anni ha guidato con successo Fnaarc nazionale in molti passaggi importanti per la nostra categoria.
“Tra i miei obiettivi – spiega il neopresidente– vi è certamente l'attenzione a come arrivare preparati al futuro rinnovo degli accordi economici collettivi degli agenti e rappresentanti di commercio tenendo conto del nuovo scenario in cui la nostra categoria opera". Renato Borghi è stato riconfermato all'unanimità e per acclamazione alla presidenza di Federazione Moda Italia per il prossimo quinquennio. "Tra le leve sulle quali m'impegnerò per garantire ancora futuro alle imprese del dettaglio tradizionale - dice Renato Borghi - la formazione specialistica attraverso una Fashion Digital Academy, l'innovazione e la costituzione di reti d'impresa per fronteggiare al meglio le sfide locali in un mercato iper-globalizzato”.
Riconferma anche per Giacomo Errico alla presidenza di Fiva Confcommercio, l'associazione di categoria più rappresentativa del commercio ambulante e su aree pubbliche. "Ripartiamo dai venti milioni di consumatori che visitano i nostri mercati una volta a settimana – ha ribadito Errico durante l’assemblea che lo ha confermato all’unanimità - . Ma anche dall'impegno della nostra associazione, perché insista sulla formazione professionale e faccia crescere una nuova leva di giovani imprenditori, perché sappia pensare il futuro di un settore che ancora incontra il solido gradimento dei consumatori ma ha bisogno di manutenzione”.

 



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