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CONFCOMMERCIO VENETO: "IL SEMPRE APERTI NON PAGA"

Il presidente Massimo Zanon sulle chiusure festive: "Avevamo ragione, finalmente anche la politica se ne accorge"

mercoledì 13 dicembre 2017

Chiusure festive: Confcommercio Veneto ribadisce la sua posizione, da sempre coerente. Apprezza il fatto che la politica da più parti riconosca ciò che da anni la Confederazione regionale va dicendo, si rammarica per il tempo che i gruppi politici hanno impiegato nell’accorgersi che il ‘sempre aperti’ non paga.

“Notiamo con piacere e anche con forte disappunto per il ritardo con cui si sta affrontando il problema, che le nostre istanze vengono accolte dalla politica a 360 gradi – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – Crediamo che sia opportuno ripensare alla struttura che si è voluta dare al commercio in questo Paese soprattutto nell’ultimo decennio, considerati gli insignificanti risultati ottenuti con la liberalizzazione degli orari, in riferimento alle aperture festive. Confcommercio, che denunciava pochi benefici derivanti dall’apertura h24 in assenza di servizi alla persona, oggi trova sempre più consensi anche in buona parte dell’opinione pubblica e del mondo politico”.

Gli acquisti rallentano, come dimostrano i dati dell’Istat sui consumi di ottobre - aggiunge Zanon -  un preoccupante campanello di allarme sul fronte della ripresa, come sottolinea l’ufficio studi di Confcommercio a livello nazionale. Una distribuzione e un’organizzazione commerciale più umana ed equilibrata gioverebbe non solo alle imprese, ma anche al consumatore e al turista, che cercano nelle nostre città un’identità precisa e nei negozi un’anima, con la particolarità dei prodotti tipici”.



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