La corsa contro il tempo per consentire al Vicenza Calcio di concludere il travagliato campionato 2017/2018 è ad un importante giro di boa fissato il 16 febbraio 2018, giorno in cui la società dovrà onorare una serie di scadenze di pagamento. Per questo, nei giorni scorsi, il sindaco Achille Variati e il curatore fallimentare della società Nerio De Bortoli hanno chiamato a raccolta anche le categorie economiche per lanciare un appello al mondo dell’imprenditoria e delle professioni, al fine di sostenere il cammino della squadra, non solo nel brevissimo periodo ma almeno fino a giugno. Conti alla mano il fabbisogno è di 850mila euro. Come arrivarci? Le proposte avanzate sono due: la personalizzazione dei seggiolini della tribuna dello stadio Menti, da rivestire con il logo dell'azienda o magari con il nome del papà grande tifoso del Lane, e un'associazione che promuova l'azionariato diffuso. Vediamo nello specifico la prima, che può interessare la generalità delle aziende per il ritorno di immagine che se ne può ricavare (al di là della “fede biancorossa”).
Nel dettaglio, la proposta commerciale a brevissimo termine, illustrata dal curatore De Bortoli, che ha definito incredibile la risposta del territorio vicentino in termini di attenzione alla vicenda, prevede la personalizzazione dei 2350 seggiolini della tribuna dello stadio Menti. A gruppi di 3 per un costo di 3 mila euro più Iva, i seggiolini potranno essere rivestiti fino al termine del campionato con il nome dell'azienda, della famiglia o del familiare tifoso che si vuole ricordare. Oltre al beneficio d'immagine, che sarà amplificato dalla pubblicazione dei nomi del “benefattori” sui mass media, imprese e professionisti potranno ovviamente detrarre l'Iva.
Per chi fosse interessato a questa opportunità, l’invito è quello di contattare gli uffici della Confcommercio di Vicenza (tel. 0444 964300) oppure la stessa Vicenza Calcio (0444 505044) per visionare il contratto di sponsorizzazione proposto dal Vicenza Calcio.
L’auspicio è che la risposta sia numerosa, sia per salvaguardare un patrimonio sportivo (e non solo) della città, sia per dare un segnale di vicinanza ai giocatori e al personale del Vicenza Calcio che stanno dimostrando con i fatti un grande attaccamento a questa società, nonostante il momento economico difficilissimo.
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