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LA REGIONE RICONOSCE 58 NUOVI DISTRETTI COMMERCIALI IN VENETO

Dieci sono nel Vicentino: Asiago, Bassano, Lonigo, Marostica, Recoaro, Schio, Thiene, Trissino, Valdagno e Vicenza

giovedì 08 marzo 2018

Sono 58 i nuovi distretti del commercio, distribuiti in tutte le province venete, approvati nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale che ha valutato le proposte di individuazione presentate dai comuni ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale n. 50 del 2012. Lo ha reso noto l’assessore allo sviluppo economico e al commercio Roberto Marcato, al termine di un percorso con il quale erano già stati finanziati i primi progetti pilota per l’individuazione dei distretti del commercio, che costituiscono una delle principali forma di politica regionale in favore delle attività commerciali in ambito urbano. Dieci di questi sono nel Vicentino: Asiago, Bassano del Grappa, Lonigo (con Sarego e Alonte) Marostica, Recoaro Terme, Schio, Thiene, Trissino, Valdagno e Vicenza.“E’ stata eccezionale la risposta del territorio sia in termini quantitativi, sia qualitativi”, commenta Marcato. “Tutte le 58 proposte esaminate a valere sul 2018 - che hanno coinvolto complessivamente ben 111 amministrazioni comunali – sono state infatti ritenute corrispondenti ai criteri dettati dalla Giunta regionale in tema di sviluppo delle politiche attive e sono frutto della fattiva collaborazione di tutti gli attori del sistema: amministrazioni comunali, associazioni di categoria, camere di commercio e imprese, sotto la guida regionale che li ha accompagnati nel percorso. In particolare i Comuni hanno saputo cogliere l’opportunità offerta dalla Regione ed hanno creduto nel modello di aggregazione già sperimentato da alcuni sul territorio regionale”. 

A partire dal 2019, entro il 30 aprile di ogni anno, i Comuni potranno presentare nuove proposte di individuazione dei distretti del commercio. La Regione effettuerà un’azione di monitoraggio sull’attuazione delle iniziative contenute nelle proposte di individuazione, a garanzia che gli impegni assunti dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni di categoria siano rispettati.

“Il modello distrettuale - conclude Marcato – rappresenta una chiave di volta per il rilancio e la competitività dei poli urbani, che mette in sinergia le attività commerciali e le altre attività economiche dei diversi contesti territoriali”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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