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A FEBBRAIO VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA

Dati Istat: le vendite aumentano dello 0,4% in valore e dello 0,9% in volume. Crescono sia i beni alimentari che i non alimentari

giovedì 12 aprile 2018
A FEBBRAIO VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA A FEBBRAIO VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA

A febbraio le vendite al dettaglio hanno registrato, rispetto al mese precedente, un aumento dello 0,4% in valore e dello 0,9% in volume. Lo rende noto l'Istat, specificando che ad aumentare sono sia le vendite di beni alimentari (+0,4% in valore e +1,2% in volume), sia quelle non di beni alimentari (0,3% in valore e 0,7% in volume). Rispetto all'anno precedente, invece, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,6% in valore, mentre il volume è rimasto stazionario. Rispetto a febbraio 2017 il valore delle vendite di prodotti alimentari non subisce variazioni, mentre il volume aumenta dello 0,9%. Le vendite di prodotti non alimentari, specifica l'Istat, diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -1,1% e -0,6%). Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio non registra variazioni per la grande distribuzione, mentre è in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,7%). Sostanzialmente stabile il commercio elettronico (-0,1%). Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, il valore delle vendite diminuisce per gli Ipermercati (-5,4%), mentre aumenta per Supermercati (+2,1%) e Discount (+5,3%).


"Andamento lento"

"Il dato di febbraio, seppure in miglioramento rispetto alle attese, conferma che i consumi stentano a ripartire": questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio alle rilevazioni sulle vendite al dettaglio diffuse dall'Istat. "L'incremento congiunturale dello 0,9% in termini reali dell'indice, esclusivamente dovuto alla componente alimentare, è - continua l'Ufficio Studi - solo frutto di un rimbalzo statistico dopo la doppia flessione di dicembre e gennaio scorsi. Infatti, nel confronto tendenziale con febbraio 2017, la variazione delle vendite in quantità è pari a zero. L'intonazione dei consumi resta, dunque, debole e nell'attuale vacatio governativa, soprattutto rispetto agli assetti di finanza pubblica e al destino delle clausole di salvaguardia, sembrano rafforzarsi le incognite e i timori per una crescita del Pil nell'anno in corso inferiore a quella registrata nel 2017".

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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