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IL TURISMO CREA RICCHEZZA E VA SOSTENUTO

L’Assemblea nazionale di Federalberghi-Confcommercio sottolinea i nodi da risolvere per dare slancio al settore: infrastrutture, lentezza della politica e sharing economy

giovedì 10 maggio 2018

"Siamo in un luogo splendido che è l'immagine della vocazione turistica del nostro Paese. Affacciandosi su uno scenario internazionale, l'Italia continua ad essere percepita, nell'immaginario collettivo, come il paese delle meraviglie. La narrazione riguardo il Belpaese corrisponde a verità: un luogo magico dove il viaggiatore sa che tutto diventa possibile". "Ma abbiamo una certezza: e cioè che il criterio della raggiungibilità è ciò che guida verso lo sviluppo qualsiasi paese a vocazione turistica". "Sono le infrastrutture adeguate a consentire la fruibilità delle destinazioni più richieste. Questo è un tema importante per la crescita del comparto e ha un valore sostanziale anche per le strutture ricettive, che del settore sono l'asse portante". "Una cosa è certa: il turismo è in grado di creare ricchezza per il Paese. Va da sé che si debba sostenerlo". Queste le parole del presidente di Federalberghi-Confcommercio, Bernabò Bocca, in occasione dell'apertura dei lavori della 68^ Assemblea della Federalberghi, che quest'anno si è svolta a Porto Cervo in Costa Smeralda. Un incontro molto atteso quello della Sardegna, che ha visto la partecipazione di un pubblico di oltre 400 persone tra albergatori provenienti da tutta Italia, operatori del comparto, imprenditori, giornalisti e professionisti del territorio. 

Dopo i saluti istituzionali, il presidente di Federalberghi ha parlato alla platea toccando i temi più caldi di un settore che, pur rappresentando una delle più importanti categorie economiche per il nostro paese, da troppi anni è stato il fanalino di coda rispetto alle priorità delle agende di governo. "Non è possibile attendere anni che una legge dello stato – come quella sui condhotel – riceva un regolamento attuativo" ha detto Bocca, riferendosi ad uno degli obiettivi raggiunti dalla Federazione nel corso di quest'ultimo anno, ovvero la possibilità di trasformare parte della superficie dell'hotel in abitazioni da destinare ai privati per uso residenziale. "Questa nuova opportunità – ha aggiunto - ci rende anche più attrattivi a livello internazionale, dal momento che per i nostri competitor europei tale formula è già attiva da anni". "Se da un lato siamo contenti del risultato ottenuto – ha proseguito il presidente di Federalberghi - dall'altro non possiamo che rimarcare che questi tempi sono assolutamente incompatibili con le decisioni d'impresa, con gli investimenti, con il mercato". "Il nostro auspicio è che le regioni facciano in fretta a disciplinare la materia, dotando il sistema di uno strumento moderno e importante, in grado di rispondere alle esigenze del settore". 

Sotto la regia del giornalista Andrea Pancani, vice direttore de La7, si è poi svolta la tavola rotonda "Il turismo che fa bene al futuro – Competitività e sviluppo nel potenziale del brand Italia". Oltre al presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, hanno partecipato al dibattito Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director per il Sud Europa di Alibaba Group, il Direttore dell'Ansa, Luigi Contu e il Direttore di Sette – Corriere della Sera, Beppe Severgnini. 

"Il turismo è uno dei punti di forza dell'Italia, e vogliamo che un numero sempre maggiore di viaggiatori cinesi possa godere appieno delle nostre ricchezze – ha dichiarato Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director per il Sud Europa di Alibaba Group e Responsabile di Tmall - A questo scopo, e per rispondere alle aspettative del mercato cinese,  abbiamo firmato un protocollo d'intesa con ENIT per promuovere le bellezze del nostro paese su Fliggy, piattaforma di viaggi online parte del grande ecosistema di Alibaba, che dà accesso agli oltre 500 milioni di consumatori attivi sulle piattaforme del gruppo, e propone oltre 2 milioni di prodotti, tra biglietti aerei, hotel e pacchetti turistici da più di  100.000 partner. Il nostro obiettivo – ha aggiunto Cipriani Foresio - è che questo numero aumenti, per andare incontro ai milioni di turisti cinesi che ogni anno scelgono come meta l'Italia. Inoltre, grazie ad Alipay, il sistema di pagamento di Alibaba, i turisti cinesi potranno facilmente fare shopping nel nostro paese dando ulteriore impulso ai prodotti Made in Italy da loro molto apprezzati, e, soprattutto, pagare hotel, ristoranti e servizi alberghieri." 

"Gusto, gentilezza, generosità, genialità: sono le qualità che rendono attraente l'Italia agli occhi del mondo – ha affermato Beppe Severgnini - Ma i turisti e i viaggiatori stranieri si aspettano anche un quinta G dall'ospitalità italiana: garanzia. La garanzia di un buon servizio, di una qualità adeguata, di pagare il giusto prezzo. Se sapremo dargliela, l'Italia diventerà turisticamente imbattibile". 

"Siamo di fronte ad un mondo che cambia – ha osservato poi il presidente di Federalberghi – e la politica non può restare immobile di fronte ad un'evoluzione così veloce. Si prevede che nei prossimi 15/20 anni viaggeranno intorno al globo circa 2 miliardi di persone: bisogna agire "ora" e non "dopo". "La crescita sostenuta del turismo genera immense opportunità per il benessere economico. Non possiamo perdere il treno della ripresa".

Riferendosi alle gravi irregolarità ed al fenomeno di evasione fiscale generati dalla sharing economy, il presidente Bocca ha poi sottolineato la necessità di dare regole certe al settore: "Questo far west è l'immagine di un paese – il nostro - nel quale è possibile operare senza rispettare alcuna regola, né amministrativa, né tributaria, né di igiene, né di tutela del lavoro". "Perfino l'incolumità pubblica è costretta a cedere il passo, poiché nessuno sa di preciso chi soggiorni negli appartamenti, nei bed-and-breakfast, nelle mille forme di alloggio abusivo che ormai dilagano nelle nostre città. Le amministrazioni che si oppongono a questa deriva si contano sulle dita di una mano. Tutti gli altri sono occupati a calcolare i benefici che possono venire alle casse comunali dagli accordi con i grandi portali delle locazioni turistiche brevi. Un obolo di pochi euro a fronte del quale si accetta un'evasione milionaria e il sovvertimento di ogni regola di mercato". "Siamo abituati a tenere duro: e continuiamo ad essere certi – ha concluso Bocca – che il turismo possa dare risposte all'Italia”.

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