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PRIVACY E TUTELA DEI DATI, ALCUNE CRITICITA'

Nel corso dei focus group che si tengono in Confcommercio Vicenza sono emersi casi di hackerraggio e un certo allarmismo sul nuovo GDPR

giovedì 31 maggio 2018
PRIVACY E TUTELA DEI DATI, ALCUNE CRITICITA' PRIVACY E TUTELA DEI DATI, ALCUNE CRITICITA'

La “nuova privacy” è sotto la lente delle imprese, che si chiedono se il loro grado di adeguamento al nuovo Regolamento europeo, entrato in vigore il 25 maggio scorso, è sufficiente. Come illustrato più volte da Confcommercio Vicenza, sia in seminari che in specifiche comunicazioni, probabilmente la normativa sta creando più apprensioni di quanto sia necessario, visto che ad oggi mancano i decreti attuativi che recepiscono i dettami europei e dunque non vi sono elementi per valutare fino in fondo la rispondenza o meno, al GDPR 2016/679, delle procedure introdotte da ciascuna azienda. Ciò che è certo, soprattutto per le Pmi, è che deve cambiare la prospettiva con cui le aziende devono guardare alla Privacy, perché il regolamento europeo non chiede più di rispettare dei parametri minimi, bensì di farsi parte attiva nel progettarne la tutela.
Da alcune settimane Confcommercio Vicenza sta tenendo specifici focus group in cui gli associati che vogliono saperne di più sull’argomento possono confrontarsi con gli esperti (per partecipare, contattare l’Associazione al n. 0444 964300). Proprio nel corso di questi focus group sono emerse due criticità ricorrenti che è il caso di segnalare a tutte le imprese.
La prima di queste è la segnalazione di un aumento di casi di hackeraggio dei dati, attraverso l’invio di false e-mail, che solitamente segnalano problemi nella spedizione di un pacco inviato con alcuni dei più conosciuti corrieri nazionali. Cliccando sul link in cui l’impresa è convinta di accedere alla tracciabilità del pacco, in verità si installa un virus nel pc (e conseguentemente nel sistema se si è collegati in rete), che blocca tutti i dati in memoria. Poco dopo, arriva una mail in cui viene richiesto il pagamento di un “riscatto” al fine di poter “decrittare” i propri dati. L’invito è dunque quello di prestare massima attenzione a questo tipo di mail, verificandone l’origine prima di aprire eventuali link e in ogni caso di denunciare il verificarsi di questi fatti alla Polizia Postale.
Un altro aspetto segnalato da più aziende riguarda un certo allarmismo, diffuso da parte di alcune società di consulenza, sull’urgenza di adeguarsi al nuovo regolamento europeo della privacy. Anche in questo caso, l’invito è quello di valutare con attenzione le proposte che arrivano ed eventualmente di confrontarsi con gli uffici dell’Associazione per individuare le effettive necessità. Va ribadito, infatti, che solo una volta emanati tutti i decreti attuativi si sarà in grado di individuare se e quali azioni di adeguamento mettere in campo.
In questo senso vi rimandiamo anche alle circolari esplicative inviate agli associati nelle scorse settimane e consultabili nell’area riservata (a cui potete accedere con le vostre password o, se sprovvisti, richiedendole con apposita procedura):  “Privacy – Il Regolamento 679/2016” e  “Privacy: cosa cambia dal 25 maggio”, specifica per le strutture alberghiere.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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