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CAMBIO DI ORIENTAMENTO SULLA TARGA PROVA

Una sentenza del Tribunale di Vicenza alla base di sanzioni a rivenditori d’auto in tutta Italia, con la conseguente mobilitazione di Federauto

giovedì 31 maggio 2018

Stop alle sanzioni nei confronti dei rivenditori e concessionari d’auto che circolano, a scopo dimostrativo o per collaudo, con la targa prova apposta su veicoli già immatricolati, ad esempio le auto usate in vendita. Quella che è, a tutti gli effetti, una prassi consolidata in tutta Italia, era diventata ultimamente a forte rischio di multa e sequestro del veicolo a causa di una sentenza emessa, ancora nel febbraio 2016, dal Tribunale di Vicenza che la riteneva invece illegittima.

“Proprio in forza di questo precedente della giurisprudenza, che contraddiceva un orientamento consolidato del ministero dei Trasporti  – spiega Bruno Oliviero, presidente dell’Associazione Concessionari Ufficiali Auto di Confcommercio Vicenza -, in più zone d’Italia e con più frequenza recentemente anche in provincia, la Polizia Stradale aveva sanzionato diversi operatori. La questione è diventata a questo punto di rilevanza nazionale, grazie all’intervento di Federauto Confcommercio: proprio il pressing della categoria ha portato ad un primo significativo risultato che tutela i nostri operatori”. 

Infatti, il ministero dell’Interno, con una circolare del 30 maggio scorso inviata a tutte le Prefetture e alle Forze dell’Ordine, ha preso atto che la materia è controversa, anche in considerazione del diverso orientamento del ministero dei Trasporti, da sempre possibilista nel riconoscere l’utilizzabilità della targa prova sui veicoli immatricolati. Da qui la scelta di rimandare la questione al Consiglio di Stato per dirimere la divergenza interpretativa.

Nel contempo, però, gli Interni hanno deciso di “richiamare l’attenzione” degli organi di controllo “affinché, per il momento, sia evitata ogni azione sanzionatoria nei confronti di chi opera secondo la prassi consolidata che consentiva l’utilizzazione di targhe prova anche su veicoli già immatricolati, ma sprovvisti di copertura assicurativa”. Una prima vittoria della categoria dei concessionari, che si spera sia confermata in Consiglio di Stato, superando definitivamente uno stop che appariva illogico.

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