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STOP AL CONTANTE PER PAGARE GLI STIPENDI

Dall’1 luglio scatta l’obbligo di tracciabilità della retribuzione, come previsto dalla Legge di Bilancio 2018

martedì 19 giugno 2018

La norma era stata inserita nella scorsa Legge di Bilancio (art.1, commi 910-914 L. 205/2017) ed ora si passa ai fatti. Dal 1° luglio i datori di lavoro o i committenti  non potranno più pagare le retribuzioni in denaro contante, ma dovranno utilizzare sistemi tracciabili. Il divieto riguarda tutte le tipologia contrattuali di lavoro subordinato, indipendentemente  dalla brevità del rapporto di lavoro. E’ il caso, dunque, dei rapporti di lavoro subordinati a tempo indeterminato, determinato, intermittente, somministrazione, apprendistato ed ai soci di cooperativa. Inoltre, la disposizione estende il divieto anche ai compensi erogati ai collaboratori coordinati e continuativi. 

Lo stipendio, quindi, dovrà essere corrisposto attraverso una banca o un ufficio postale, utilizzando il sistema del bonifico bancario sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore, oppure l’assegno. Non esistono, in questo caso, soglie minime (come avviene per gli acquisiti in contanti): per qualsiasi importo trasferito il contante deve essere off limits. In caso contrario la sanzione è pesante e va da euro 1.000 a euro 5.000. Chiaramente la tracciabilità dei pagamenti rende nulla la prassi della firma del cedolino come ricevuta dell’avvenuto pagamento: sarà il bonifico o l’assegno ad attestare che lo stipendio è stato pagato. 

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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