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APPROVATA LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF: DEFICIT AL 2,4%

La scelta permette di varare gran parte delle misure annunciate nel contratto di governo, a partire dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva

venerdì 28 settembre 2018
APPROVATA LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF: DEFICI APPROVATA LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF: DEFICI
Fonte: Confcommercio nazionale

Dopo intere giornate di vertici ad alta tensione, proseguiti fino a sera nella giornata del varo della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza su cui verrà costruita la manovra, i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno sfondato l'argine sul deficit che il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aveva tentato di difendere. Il rapporto deficit-Pil è stato fissato al 2,4% nel 2019 e nei due anni a seguire e non, come avrebbe voluto Tria, all'1,6%.

Al termine dell'ultimo vertice e con il Consiglio dei Ministri ancora in corso, esce una nota congiunta dei due vicepresidenti del Consiglio che esultano: "accordo raggiunto con tutto il governo sul 2,4%. Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento". Subito sotto Palazzo Chigi si riunisce un gruppo di parlamentari grillini con le bandiere del Movimento in attesa che scenda il loro leader per festeggiare quella che chiamano "la manovra del Popolo". Di Maio sottolinea l'incasso per i Cinque Stelle: "dieci miliardi al reddito di cittadinanza, le pensioni minime a 780 euro" e anche misure per i "truffati delle banche, che saranno risarciti con un Fondo ad hoc di 1,5 miliardi". Salvini evidenzia il bottino leghista: "tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell'Iva". Entrambi esultano per il "superamento della legge Fornero".

Manovra: i numeri delle misure

Alzare l'asticella del deficit fino al 2,4% del Pil nella Nota di aggiornamento al Def libererà circa 27 miliardi di euro per la manovra (partendo dal dato tendenziale dello 0,8% inserito nel Def di aprile) e consentirà di portare a casa gran parte delle misure annunciate nel contratto di governo, a partire dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva che pesano per 12,5 miliardi sul bilancio del prossimo anno. Il reddito di cittadinanza vale invece 10 miliardi, poco più di quanto dovrebbe richiedere la revisione della legge Fornero  con l'introduzione di quota 100 per andare in pensione, quotata al momento dalla Lega tra i 6 e gli 8 miliardi. La flat tax sugli autonomi dovrebbe invece valere 1,5 miliardi (proiettati però in gran parte nel 2020), così come lo stanziamento a favore dei risparmiatori colpiti dai crac bancari. Secondo Luigi diMaio, alle coperture in deficit dovrebbero anche affiancarsi tagli di spesa, con una "riorganizzazione della spesa pubblica improduttiva". Ecco schematicamente il valore a spanne delle misure annunciate da Lega e Movimento 5 Stelle come punti cardine della prossima legge di bilancio.

Da Iva a Fornero, le misure approvate in Cdm

Nel comunicato del Consiglio dei ministri che ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018, diffuso a tarda notte, sono state annunciate una serie di misure. Ecco le principali:

  • Cancellazione degli aumenti dell'Iva previsti per il 2019;
  • Introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l'impiego.
  • Introduzione della pensione di cittadinanza.
  • Introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l'assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero).
  • La prima fase dell'introduzione della flat tax tramite l'innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani.
  • Taglio dell'imposta sugli utili d'impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.
  • Rilancio degli investimenti pubblici attraverso l'incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato.
  • Un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio.
  • Politiche di rilancio dei settori chiave dell'economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.
  • Stanziamento di risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
  • Approvato in esame preliminare il decreto sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Il decreto introduce l'obbligo di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche emesse per contratti pubblici di appalto, che sono conformi allo standard europeo degli appalti pubblici.
  • Tutela della sicurezza degli operatori sanitari con un ddl disegno che introduce, tra l'altro, un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie.
  • Riforma del codice penale, approvati 5 decreti legislativi in attuazione della legge delega.

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