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IL GOVERNO DA' IL VIA LIBERA ALLA MANOVRA

Confermate le misure principali: sterilizzazione dell'aumento dell'Iva per il 2019, avvio del reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni

martedì 16 ottobre 2018
Un'immagine della Conferenza Stampa in cui è stata presentata la Manovra Un'immagine della Conferenza Stampa in cui è stata presentata la Manovra
Fonte: Confcommercio nazionale

Il governo ha varato la manovra economica per il 2019, composta dal disegno di legge di bilancio, il decreto fiscale (sul quale però al momento in cui scriviamo infuria la polemica per presunte modifiche intervenute in sede di invio al Presidente della Repubblica) e, a sorpresa, anche un dl taglia-scartoffie. Entra anche il taglio delle pensioni d'oro sopra i 4.500 euro netti al mese da cui si stima di incassare 1 miliardo in tre anni. Si confermano le misure principali: dalla sterilizzazione dell'aumento dell'Iva per il 2019, all'avvio del reddito di cittadinanza e la riforma della legge Fornero che dovrebbe partire da febbraio e che solo per il prossimo anno varrà 7 miliardi. Il provvedimento "non fa miracoli, non moltiplica i pani e i pesci ma rende la vita migliore ad alcuni milioni di italiani", ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. Soddisfatto anche Di Maio che ha sottolineato come questa non sia "una semplice manovra, è un nuovo contratto sociale che lo Stato stipula con i cittadini. Vengono ristabiliti diritti che erano stati calpestati, vengono eliminati privilegi. Da qui non si torna più indietro". Per il premier si tratta di "un progetto di manovra economica che serve al Paese, serve ai cittadini e la cosa più bella - ha osservato - è che siamo riusciti a tenere i conti in ordine".

Vediamone da vicino le principali misure

Pace fiscale, stop aumento dell'Iva, avvio del reddito di cittadinanza e della flat tax, taglio delle pensioni d'oro e quota 100 per la riforma Fornero. Sono alcune delle principali misure della Manovra da 37  miliardi approvata dal Consiglio dei ministri. Circa 22 miliardi dovrebbero essere finanziati in deficit. 

STOP AUMENTO IVA: Previsto lo stop totale dell'aumento dell'Iva che sarebbe dovuto scattare dal  2019 e quello parziale per il biennio successivo.

ACCORDO SULLA PACE FISCALE: Sara' prevista un'aliquota  al 20% per sanare il pregresso di chi ha gia' presentato la dichiarazione dei redditi. E si potra' optare  per la dichiarazione integrativa per far emergere fino a un massimo del 30% in piu' rispetto alle somme  gia' dichiarate e comunque entro un tetto di 100.000 euro. Per ridurre il contenzioso, si potranno inoltre  sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso  di vittoria del contribuente in secondo grado o il 50% in caso di vittoria in primo grado. In arrivo anche il  condono delle mini cartelle sotto i mille euro dal 2000 al 2010. E la rottamazione ter delle cartelle Equitalia saranno cancellati sanzioni e interessi. Il testo di questo provvedimento è però stato oggetto di un "giallo" scoppiato al momento dell'invio per la firma del Presidnete della Repubblica, con una "manina" che avrebbe ritoccato il condono fiscale allargandolo, con tanto di scudo penale, anche per i casi di riciclaggio. Si attendono pertanto alcuni chiarimenti.

TAGLIO PENSIONI D'ORO: M5s e Lega hanno raggiunto un'intesa di massima per inserire nella legge di bilancio il taglio delle pensioni d'oro, sopra i 4.500 euro netti al mese. Ma la proposta di legge  all'esame della Camera, secondo quanto riferiscono fonti governative, sara' corretta. Per finanziare il  reddito di cittadinanza i 5 Stelle puntavano a introdurre nel decreto fiscale anche i tagli alle pensioni  d'oro. Una mossa stoppata dai leghisti che hanno dato un sostanziale via libera alla misura in Manovra  ma con dei paletti. Salvini e i suoi, infatti, non intendono colpire gli assegni sotto i 4.500 euro, obiettivo  degli alleati di governo che avrebbero voluto mettere mano anche alle pensioni sui 3.000-3.500 euro.  Fonti M5s hanno fatto sapere che e' previsto un miliardo dalle pensioni d'oro in tre anni a copertura  nella legge di Bilancio, il che vuol dire un taglio agli assegni sopra i 4.500 euro netti al mese.

PENSIONI, ARRIVA QUOTA 100: Con quota 100 potra' andare in pensione chi ha 62 anni e 38 anni  di contributi. A beneficiare della misura dovrebbero essere 400.000 persone.

REDDITO CITTADINANZA: Il reddito e le pensioni di cittadinanza partiranno nei primi tre mesi del  2019. Il contributo da 780 euro secondo quanto e' stato annunciato verra' caricato sul bancomat e ci  sara' un monitoraggio degli acquisti. La misura costa 9 miliardi a cui si aggiunge un miliardo per il  rafforzamento dei centri per l'impiego. 

FLAT TAX PER GLI AUTONOMI: Flat tax al 15% per gli autonomi. L'obiettivo e' estendere la platea  dei professionisti che optano per il regime di trasparenza con ricavi fino a 65.000 euro. Dai 65.000 ai  100.000 euro si pagherebbe un 5% addizionale. Le start up e le attivita' avviate dagli under 35  avrebbero uno sconto al 5%. Il costo e' di circa 600 milioni il primo anno e di 1,7 miliardi a regime. 

SGRAVI IRES SU UTILI REINVESTITI: L'aliquota al 24% scendera' di 9 punti sugli investimenti in  ricerca e sviluppo, in macchinari e in assunzioni stabili. La misura dovrebbe costare 1,5 miliardi di euro.

NORME PER PREGRESSO SIGARETTE ELETTRONICHE: Arrivano norme per chiudere il  pregresso sulle sigarette elettroniche.

TAGLI AI MINISTERI E A SPESE ACCOGLIENZA IMMIGRATI: Per i ministeri previsto un taglio di  spesa di un miliardo di euro l'anno. Raggiunto l'accordo anche per tagliare le spese destinate  all'accoglienza dei migranti di oltre un miliardo e 300 milioni di euro per il triennio: oltre 500 milioni a  partire dal 2019.

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