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AGENTI IMMOBILIARI: LA LEGGE EUROPEA 2018 MODIFICA LE INCOMPATIBILITÀ

Approvato l'emendamento che esclude dall'attività i dipendenti di istituti bancari, finanziari e assicurativi, di enti e i professionisti in conflitto di interesse

mercoledì 17 aprile 2019

Roma, 16 aprile 2019 - La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione, composta dalle associazioni rappresentative degli agenti immobiliari Fimaa, Fiaip e Anama, plaude all’approvazione della nuova Legge Europea 2018 che si configura come una vera e propria “rivoluzione” per gli agenti immobiliari. La legge approvata oggi al Senato modifica le incompatibilità per chi svolge la professione di agente immobiliare, escludendo dall’esercizio della stessa i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati e le professioni intellettuali in situazioni di conflitto di interesse con l’attività di mediazione.

“Finalmente vengono accolte le istanze della Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione in materia di incompatibilità per chi svolge l’attività di agente immobiliare - commentano all’unisono i Presidenti Santino Taverna (Fimaa), Gian Battista Baccarini (Fiaip), Renato Maffey (Anama) - “Con la legge europea appena approvata si aprono ora nuove opportunità per gli agenti e si assicura a chi svolge l’attività di mediazione la possibilità di erogare nuovi servizi collaterali alla propria attività, a vantaggio dei clienti-consumatori”

Il provvedimento, introduce nell’intermediazione il concetto di conflitto di interesse per banche e per le professioni intellettuali e si cancella al contempo le incompatibilità per chi svolge l’attività di mediazione, consentendo agli agenti immobiliari di crescere ed evolvere la loro professionalità alle esigenze degli attuali processi economici.

Fimaa-Confcommercio nel proprio ruolo di coordinatrice della Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione ha lavorato assiduamente per raggiungere l'obiettivo di tutelare la categoria degli agenti immobiliari, che nella prima stesura della norma veniva pesantemente penalizzata.

A ottobre del 2018, la prima versione dell'art.2 del Disegno di legge europea 2018 prevedeva infatti la totale apertura del settore, con la possibilità per qualsiasi lavoratore dipendente o iscritto ad un ordine professionale di fare mediazione immobiliare. La Consulta ha lavorato per ribaltare il passaggio, riuscendo a far approvare un emendamento che, come detto, esclude dall'esercizio dell'attività di mediazione immobiliare i dipendenti di istituti bancari, finanziari, assicurativi, di enti pubblici o privati e le professioni intellettuali nelle situazioni di conflitto di interesse con l'attività di mediazione.

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