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"ORA UN'EUROPA PIÙ VICINA A IMPRESE E FAMIGLIE"

Il commento ai risultati delle elezioni europee del presidente nazionale Carlo Sangalli e di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza

martedì 28 maggio 2019
"ORA UN'EUROPA PIÙ VICINA A IMPRESE E FAMIGLIE"
"ORA UN'EUROPA PIÙ VICINA A IMPRESE E FAMIGLIE"

"Il nostro auspicio è che ora le forze politiche italiane avvertano la comune responsabilità di agire affinché il nostro Paese, in Europa, conti di più e porti un contributo importante per avere un'Europa più vicina alle imprese e alle famiglie. Per l'Italia, invece, non c'è più tempo da perdere: crescita bloccata e prospettive difficili dei conti pubblici richiedono che si agisca con chiarezza e determinazione. Ne guadagnerà anche il confronto con la nuova Commissione europea". Questo il commento del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sui risultati delle elezioni europee che hanno visto La Lega vincere e sfondare quota 30% (con risultati ancor più importanti in Veneto dove ha raggiunto il 49,9% e in provincia di Vicenza dove è arrivata al 52,7%), il Partito Democratico diventare il secondo partito e superare il Movimento 5 Stelle.

"Sui risultati di questa tornata elettorale serve un doppio sguardo: all’Europa e alla politica interna - è il parere del presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca -. Lo sguardo all’Europa ci dice che i partiti così detti “sovranisti” non hanno sfondato. Eppure solo il fatto che si temesse una vittoria degli antieuropeisti dovrebbe far riflette sulla necessità, inderogabile, di aggiornare i meccanismi obsoleti ed inefficienti che governano l’Unione e che sono alla base di questa spinta verso il ritorno di “sovranità” ai singoli Stati. Guardando all’Italia,  la vittoria della Lega, il recupero del PD e il crollo del Movimento 5 Stelle, unito ad un Nord diventato di fatto a “trazione” leghista,  sono evidenti segnali di come il quadro politico cambi a grande velocità. Per il Governo diventa dunque urgente uscire dallo stallo degli ultimi mesi, abbandonare la litigiosità e  accelerare il cambiamento. Ciò di cui il Paese ha principalmente bisogno è di una politica economica che guardi ancor più al mondo delle Piccole e Medie Imprese; di azioni efficaci per rilanciare i consumi, mettendo definitivamente da parte l’ipotesi di un aumento dell’Iva; di far ripartire gli investimenti nelle infrastrutture, con la Tav al primo posto; di tagliare gli sprechi e la burocrazia; di combattere l’evasione fiscale. E per quanto riguarda l’Autonomia, è probabile che la strada sia ora in discesa. La campagna elettorale è finita: è tempo di dare concretezza a queste priorità sulle quali misureremo la progettualità e l’azione politica del Governo".


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