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A LUGLIO DECISO RIALZO PER LA FIDUCIA DI CONSUMATORI E IMPRESE

I dati Istat evidenziano un miglioramento del sentiment. Confcommercio: ora non si vanifichi tutto aumentando l’IVA

martedì 30 luglio 2019
Fonte: Confcommercio Nazionale

Risale a luglio la fiducia dei consumatori (da 109,8 a 113,4), riportandosi ai livelli di gennaio, dopo il calo di giugno. Rialzo sostenuto dalle opinioni sulla situazione economica del Paese. E migliora anche il morale delle imprese (da 99,3 a 101,2) ai massimi da ottobre 2018. Tra i settori produttivi fa eccezione la manifattura, ai minimi da gennaio 2015; nonostante all'interno del comparto ci siano delle componenti in crescita.

"Il miglioramento del sentiment registrato a luglio sia sul versante delle famiglie sia delle imprese – spiega in una nota l’Ufficio Studi Confcommercio commentando i dati Istat - rappresenta un segnale positivo che potrebbe preludere, per l'economia italiana nel complesso, a un terzo trimestre lievemente meno asfittico della prima parte del 2019. Resta valida, comunque, la previsione di crescita per l'anno in corso non oltre un paio di decimi di punto”.  "È importante – chiude la nota - che questi spunti di recupero della fiducia non vengano vanificati, nella prossima sessione di bilancio, da interventi quali l'aumento dell'IVA , che attraverso una contrazione del potere d'acquisto porterebbero le famiglie a comportamenti ancora più prudenti in materia di consumi".

CONSUMATORI. Il recupero dell'indice di fiducia dei consumatori è determinato soprattutto dalla componente economica (il rispettivo clima passa da 121,4 a 129,7) e da quella futura (l'indice passa da 112,6 a 117,4); peraltro, anche il clima personale e quello corrente migliorano passando, rispettivamente, da 105,6 a 108,0 e da 107,6 a 111,1.

IMPRESE. Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia registra una lieve flessione nel comparto manifatturiero (da 100,7 a 100,1) ed è in risalita in tutti gli altri settori: nelle costruzioni l'indice aumenta da 140,9 a 142,8, nei servizi sale da 98,9 a 100,1 e nel commercio al dettaglio cresce da 105,2 a 109,9. Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nell'industria manifatturiera si rileva un peggioramento solo dei giudizi sugli ordini mentre le attese sulla produzione e i giudizi sulle scorte sono in miglioramento. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell'indice è trainata dal deciso recupero dei giudizi sugli ordini. Con riferimento al settore dei servizi e del commercio al dettaglio si segnala il miglioramento di tutte le variabili che compongono l'indice di fiducia.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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