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CHIUSURA D'ANNO IN CALO PER PIL E CONSUMI

Nel quarto trimestre 2019 il prodotto interno lordo dovrebbe subire un leggero calo rispetto ai tre mesi precedenti

lunedì 16 dicembre 2019
Fonte: Confcommercio Nazionale

Segnali di indebolimento per l’economia nel quarto trimestre 2019, tanto che il Pil dovrebbe subire un lieve calo congiunturale e l’attività produttiva del prossimo anno potrebbe oscillare tra stagnazione e moderata recessione. E’ quanto prevede l’Ufficio Studi nell’ultimo numero di “Congiuntura Confcommercio”. Quanto ai consumi, a novembre l’ICC è sceso dello 0,3% rispetto al mese precedente e dello 0,4% su base annua.

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI
La diminuzione dello 0,3% registrata in termini congiunturali dall’ICC è sintesi di un aumento della domanda relativa ai servizi (+0,3%) e di una riduzione di quella per i beni (-0,5%). Solo per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa si registra una moderata tendenza al miglioramento (+0,3%). La diminuzione più consistente ha invece continuato ad interessare i beni e i servizi per la mobilità (-1,4% sul mese precedente). Di un certo rilievo è stata anche la diminuzione registrata per gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-0,4%). Più contenute le riduzioni per i beni ed i servizi per la casa e per i beni ed i servizi ricreativi (-0,2%). Per le altre funzioni di consumo sostanziale stagnazione rispetto ad ottobre.

LE DINAMICHE TENDENZIALI
Il calo dello 0,4% deriva da una crescita dello 0,5% della domanda per i servizi e da una diminuzione dello 0,7% per i beni. Il segmento più vivace si conferma quello relativo alla spesa effettuata dalle famiglie per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5%). In moderato recupero la domanda per l’abbigliamento e le calzature (+0,8%) e in lieve crescita anche i consumi di beni e servizi per la casa (+0,2%). Sostanzialmente stabili le spese per gli alberghi i pasti e le consumazioni fuori casa (+0,1%). Per contro i consumi di beni e servizi per la mobilità amplificano la tendenza al ridimensionamento (-3,2%). Riduzioni di un certo rilievo si sono registrate per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,8%), per i beni e servizi ricreativi (-0,5%) e i beni e i servizi per la cura della persona (-0,4%).

PREZZI: LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO
Per dicembre 2019 l’Ufficio Studi stima un aumento dello 0,2% in termini congiunturali, mentre nel confronto con lo stesso mese del 2018 i prezzi crescerebbero dello 0,6%. Nella media dell’intero anno l’inflazione è pertanto stimata allo 0,6% in deciso ridimensionamento rispetto al 2018.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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