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PIÙ FIDUCIA DI CONSUMATORI E IMPRESE

Secondo l'indagine Istat, a giugno nei servizi di mercato l'indice di fiducia passa da 38,9 a 51,7, nel commercio al dettaglio da 68 a 79,1. Per Confcommercio "serve cautela"

martedì 30 giugno 2020
PIÙ FIDUCIA DI CONSUMATORI E IMPRESE PIÙ FIDUCIA DI CONSUMATORI E IMPRESE
Fonte: Confcommercio Nazionale

I dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori per il mese di giugno evidenziano i primi segnali di ripresa dopo il crollo record registrato nei mesi precedenti. Le stime effettuate con i dati raccolti a giugno 2020 indicano un miglioramento, rispetto al mese di maggio 2020, sia dell'. Lo ha reso noto l'Istat.

Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in crescita, seppur con intensità diverse. L'aumento è marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (l'indice passa da 93,1 a 105,6) mentre il clima personale e quello corrente registrano incrementi più contenuti (da 100,9 a 104,5 e da 95,0 a 96,4, rispettivamente).

Sul fronte delle imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori anche se i livelli rimangono depressi. In particolare, nell'industria l'indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 71,5 a 79,8 e nelle costruzioni aumenta da 108,4 a 124,0. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una risalita dell'indice sia nei servizi di mercato (da 38,9 a 51,7) sia nel commercio al dettaglio (l'indice passa da 68,0 a 79,1).

Quanto alle componenti dell'indice di fiducia, nell'industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione. Le scorte di prodotti finiti sono giudicate in lieve accumulo rispetto al mese scorso. Per le costruzioni, l'aumento dell'indice è determinato da un deciso miglioramento dei giudizi sugli ordini a cui si unisce un aumento delle aspettative sull'occupazione presso l'impresa. Nei servizi di mercato, l'incremento dell'indice è determinato da un forte aumento delle attese sugli ordini il cui saldo rimane però ancora negativo; i giudizi sia sugli ordini sia sull'andamento generale dell'azienda registrano un lieve miglioramento. Per il commercio al dettaglio, recuperano decisamente le aspettative sulle vendite future il cui saldo torna positivo per la prima volta dall'inizio degli effetti della pandemia. Infine, le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo e si registra un lieve peggioramento dei giudizi sulle vendite. Il miglioramento della fiducia è diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale.

CONFCOMMERCIO: “ULTERIORI SEGNALI DI USCITA DALLA FASE ECCEZIONALE, MA SERVE CAUTELA”

“A giugno si vedono ulteriori segnali di uscita dalla fase eccezionale, diffusi a famiglie e imprese. Il parziale recupero della fiducia dei consumatori è un elemento importante che potrebbe suggerire che il forte aumento della propensione al risparmio nel primo trimestre non ha caratteristiche strutturali. La fiducia presso le imprese, seppure in crescita, appare ancora molto lontana dai livelli pre-crisi, soprattutto per il turismo e la distribuzione”: è il commento dell’Ufficio Studi ai dati Istat.

“Nel complesso – continua l’Ufficio Studi - si suggerisce cautela nel valutare positivamente il migliorato orientamento delle attese. Quella attuale resta una fase di transizione verso una nuova normalità densa di incognite. Le imprese sperimentano difficili squilibri economico-finanziari che nei settori più colpiti potrebbero non essere compatibili con una soddisfacente profittabilità. I provvedimenti  di supporto all’occupazione nascondono, per adesso, il riflesso della caduta dell’attività economica sui posti di lavoro realmente attivi. Anche questo aspetto necessita di una sistemazione adeguata per il prossimo futuro”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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