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TRECUORI: LA SPESA RENDE “BUONI”

Centinaia le attività del Vicentino che accettano i buoni spesa TreCuori, strumento di welfare che sostiene la comunità e l’economia locale

mercoledì 02 marzo 2022
TRECUORI: LA SPESA RENDE “BUONI” TRECUORI: LA SPESA RENDE “BUONI”

Il welfare negli ultimi anni sta conoscendo un notevole incremento, mostrando quanto le imprese abbiano a cuore il benessere e la qualità della vita dei propri dipendenti. Parallelamente, si sono evoluti e sviluppati approcci diversi da quelli tradizionali.

È questo il caso di TreCuori, che si distingue da tutti gli altri perché fa bene ai commercianti e alla comunità tutta. Questo tipo di welfare ha infatti concrete ricadute sull’economia locale e il territorio. Nella provincia di Vicenza oltre 270 esercenti hanno deciso di entrare nel circuito virtuoso dei Buoni Spesa TreCuori, e ogni attività interessata può aderire in qualsiasi momento e senza costi.

Lo strumento sviluppato dalla piattaforma welfare TreCuori si dimostra positivo per tutte le parti coinvolte: per le aziende che offrono ai collaboratori un sistema di incentivi personalizzato azzerando gli oneri contributivi e fiscali sulle premialità erogate, per i dipendenti che hanno la possibilità di vedere aumentare il proprio potere d’acquisto e fare spese anche nei negozi che conoscono e di cui si fidano, e per tutte quelle attività che fornendo beni e servizi sono pronte ad incassare queste spese welfare. 

I Buoni TreCuori possono essere spesi per i servizi più disparati, dai supermercati ai parrucchieri, dalle pasticcerie agli elettricisti, dalle estetiste ai distributori di benzina, ecc. Ciò che li distingue è la prossimità alle aziende che aderiscono al sistema e decidono di riconoscere questo tipo di Buoni ai propri dipendenti. Per gli esercenti si tratta del primo accesso ad uno strumento di questo tipo: mai prima d’ora erano stati coinvolti in iniziative di Welfare Aziendale ad impronta territoriale.

“Siamo convinti della qualità e della potenzialità del servizio – dichiara Mirka Pellizzaro, Vicedirettore di Confcommercio Vicenza – per questo abbiamo deciso di abbracciare la visione di TreCuori. Siamo attenti alle esigenze del nostro territorio e dei nostri associati e ci siamo impegnati affinché essi possano incassare questi buoni, senza costi e con pagamenti settimanali veloci. La posizione dominante e la forte concorrenza dei grandi players online, unita alle difficoltà economiche aggravate dalla pandemia, stanno minacciando la sopravvivenza dei piccoli commercianti. Il meccanismo dei Buoni Spesa TreCuori va nella direzione giusta e rende felici tutti: le attività locali, i dipendenti delle aziende, il territorio”.

La sfida è impegnativa, ma con determinazione e costanza si possono raggiungere degli ottimi risultati, come la provincia di Vicenza dimostra: circa 150.000 euro il valore delle spese incassate dagli esercenti locali e una media di 300 euro spesi da ciascun lavoratore. L’area da sola rappresenta il 36% dei Buoni Spesa TreCuori scambiati in tutta la Regione Veneto in poco più di tre anni. Significativo anche il carattere esponenziale della crescita: il volume gestito per singolo anno è salito dal 10% al 20% al 70%.

La messa a punto di questo sistema ha richiesto molti sforzi nelle fasi iniziali, ma ora si è riusciti a porre le basi di un modello di welfare utilizzabile in qualsiasi altra realtà territoriale, che voglia seguire l’esempio di Vicenza.

“Il Veneto è stato una delle prime regioni in cui è stata implementata la filosofia di welfare territoriale TreCuori – afferma Alberto Fraticelli, Direttore di TreCuori. Vicenza è ad oggi una delle province che conta il maggior numero di esercenti che accettano i nostri Buoni Spesa come metodo di pagamento a livello nazionale, nonché la prima in Veneto. Siamo molto lieti che questo nostro servizio sia stato recepito in maniera così entusiasta nella realtà commerciale del vicentino. Le attività della zona si fidano di noi e della nostra lunga esperienza in termini di welfare aziendale e marketing sociale. La strada è stata lunga e non priva di ostacoli, ma siamo riusciti a costruire le fondamenta di un sistema facile ed appagante. Ora qualsiasi territorio italiano ne può beneficiare”.

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