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VENETO, TERZIARIO AVANTI TUTTA: IL SETTORE SI CONTA PER CONTARE IN EUROPA

Confcommercio presenta il primo Atlante Economico dei Comuni. La forza di 270mila imprese che producono quasi 147 miliardi di euro e danno lavoro a 870mila persone

lunedì 26 maggio 2014
La conferenza stampa del presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon La conferenza stampa del presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon
Fonte: Confcommercio Veneto

“Come Confcommercio noi siamo in Europa e vogliamo rimanerci. Crediamo in un’Europa delle regioni in cui ci sia più Politica e meno burocrazia – aggiunge Zanon – Abbiamo dimostrato, numeri alla mano, che il terziario di mercato è un settore in cui i processi innovativi si sono innescati, da cui risulta che in Veneto questo è uno dei più importanti motori di sviluppo. Ma per raggiungerlo più in fretta e in modo sostenibile, con l’obiettivo di incontrare l’interesse dei cittadini, ha bisogno di essere messo nelle condizioni di sfruttare al meglio le politiche di coesione dell’Unione Europea, che si sostanziano nella nuova programmazione dei fondi strutturali Europei  2014-2020 con lo strumento del POR”.
Parte da queste considerazioni – e dal dato di fatto che il sistema delle imprese del cosiddetto Terziario di Mercato contribuisce alla formazione del valore aggiunto e dell’occupazione in misura superiore al 50% del totale dell’economia regionale - la decisione di inviare una lettera ai membri del Consiglio e della Giunta regionali del Veneto. Nel documento, partito venerdì 23 maggio dalla sede della Confcommercio regionale – si chiede che nel POR FSR sia definita in modo coerente e chiaro la possibilità delle imprese del terziario di poter partecipare alle diverse azioni che favoriscono l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, necessaria per uno sviluppo intelligente e inclusivo, e di contribuire alla crescita del sistema con la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso il digitale e le nuove forme di comunicazione.
Con la presentazione del primo Atlante Economico dei Comuni redatto dal proprio Centro Studi,   Confcommercio Veneto parte all’attacco, forte del peso di un settore che nel 2012 contava quasi 270mila imprese capaci di produrre quasi 147 miliardi di euro (contro i 137mila dell’industria e i circa 9mila dell’agricoltura), di dare lavoro a oltre 1 milione di persone e di contribuire a formare più del 50% del volume d’affari dichiarato  complessivo del sistema economico di mercato di tutta la regione. 
Colorando ogni cartina dell’Atlante in funzione del numero di imprese e del volume d’affari, l’Atlante consente di confrontare le potenzialità di ogni comune del Veneto ed evidenzia i settori più dinamici della nostra economia, quelli che costituiranno, se le risposte della politica saranno adeguate, il fulcro della ripresa economica. Tra questi i servizi innovativi, che hanno registrato nel 2012 un +24% di volume d’affari rispetto al 2011 (a crescere di più sono stati i servizi di informazione e comunicazione); oppure gli hotel, che, pur diminuendo di numero (-1,85%), il volume d’affari complessivo lo hanno aumentato dell’8,74%.
Nella classifica delle province venete, Padova si conferma leader del commercio all’ingrosso, seguita da Treviso e  Vicenza, mentre e Verona spetta il gradino più alto per il volume d’affari. Sul fronte turismo è Venezia a farla da padrona, seguita a distanza da Verona e Padova. Queste province producono da sole quasi il 70% del volume d’affari del turismo regionale con poco meno del 60% delle strutture. Nella ristorazione la più forte per volume d’affari, dopo Venezia, è la provincia di Vicenza, mentre Treviso è prima nei volumi di fatturato legati ai servizi di informazione e comunicazione.

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