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"TAV, ASPETTI POSITIVI NEL NUOVO PROGETTO"

L'intervento di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Vicenza, nel dibattito sul nuovo progetto RFI per la stazione di Vicenza e per l'Alta Velocità

giovedì 31 marzo 2016
Un treno ad alta velocità Frecciarossa Un treno ad alta velocità Frecciarossa

Le anticipazioni sui progetti di RFI per la stazione di Vicenza, funzionali anche al passaggio dell'Alta Velocità, tengono in questi giorni banco sulle pagine dei giornali e nei commenti del mondo politico ed economico berico. Gli scenari sono  molto complessi e per ora sono le anticipazioni della stampa i punti di riferimento in cui si innesta il dibattito. L'ultima di queste vede, come ipotesi privilegiata da parte di RFI (la società che gestisce la rete ferroviaria nazionale), quella di mantenere l'arrivo dei treni, compresa la Tav, nella stazione di viale Roma, prevedendo una fermata in Fiera, con una serie di opere complementari sulla viabilità. A cominciare dal filobus che arriverebbe nella parte est della città, in viale della Serenissima, dove sarebbe realizzato un maxi-parcheggio da mille posti e altri interventi, sempre in zona, nel nodo di Cà Balbi, nonché il prolungamento di via Martiri delle Foibe. A ovest, invece, si dovrebbe intervenire creando una veloce strada di accesso da via dell'Industria all'area FTV.

“La TAV rappresenta una infrastruttura essenziale per il Vicentino, perché velocizza i collegamenti a tutto vantaggio sia delle relazioni commerciali, sia dello sviluppo turistico della nostra economia", è il commento di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, che su questa nuova ipotesi progettuale aggiunge: "Per quanto ne conosciamo al momento, il progetto prospettato da RFI come il più probabile ha certamente molti aspetti positivi, primi fra tutti l’utilizzo della linea originaria e il fatto che, oltre alla fermata in città, sia stata prevista una fermata in Fiera. Se poi questo progetto comporta anche interventi per rendere più fluida la viabilità da e per la stazione di viale Roma, a due passi dal centro storico, tanto meglio. Quest’ultimo è comunque il nodo più delicato, perché l’esigenza di snellire i collegamenti, anche attraverso un filobus, deve essere perseguita rispettando anche le necessità delle vie commerciali interessate dagli interventi viabilistici, che devono sempre essere facilmente accessibili e contare su adeguati parcheggi di prossimità”.


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